Quali saranno gli effetti sulle produzioni pregiate del territorio modenese a seguito della realizzazione del deposito sotterraneo di gas a Rivara ? Se lo chiedono con preoccupazione le associazioni agricole Cia e Copagri di Modena che vogliono certezze su cosa potrebbe accadere al territorio agricolo, alle coltivazioni ed alle popolazioni di una vasta area della Bassa, nel caso in cui il progetto dovesse essere portato a termine. “La Commissione tecnica multidisciplinare ha stabilito che il progetto non garantisce il principio di precauzione e sicurezza e ha evidenziato il rischio sismico in una zona particolarmente attiva come quella prescelta – osservano Cia e Copagri- e non nascondiamo i timori per le possibili ripercussioni negative sulle colture: dirette, in caso di scarsa tenuta del deposito con conseguenze su allevamenti e raccolti, indirette per via di una immagine negativa a cui un territorio, conosciuto per le sue eccellenze alimentari e produttive, potrebbe andare incontro”.
Le valutazioni tecniche svolte dalla Regione e dalla Provincia di Modena a giudizio della Cia e della Copagri, non consentono ai cittadini di dormire sonni tranquilli. “Siamo preoccupati per l’intera economia di un territorio – sottolineano le due Organizzazioni agricole- e nel caso specifico del settore agricolo, già oppresso da una lunga crisi. Il progetto, in questo caso, non si può dire che cada dall’alto, bensì striscia subdolo sotto i terreni degli agricoltori che, lo ribadiamo vogliono rassicurazioni sulla sicurezza dell’impianto, che al momento non ci sono. Per questo motivo partecipiamo il 12 febbraio alla pacifica manifestazione con lo spirito di chi vuole chiarimenti per la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia delle produzioni pregiate del territorio”.
(Confederazione Italiana Agricoltori – Copagri di Modena)