In merito alle segnalazioni di alcuni cittadini relative alla copertura del servizio Adsl nel territorio comunale, si trasmette una nota del servizio comunale Gestione e sviluppo delle tecnologie e sistemi informativi.
Occorre anzitutto ricordare che l’intero settore delle telecomunicazioni (Tlc) è regolato da una complessa normativa nazionale ed europea. Inoltre, in Italia sono operative due authority, che garantiscono l’applicazione delle leggi: l’Autorità per le garanzie delle telecomunicazioni l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Gli enti locali non hanno dirette competenze né deleghe in materia, ma possono promuovere incontri per sensibilizzare gli operatori di Tlc alle esigenze della cittadinanza e delle imprese e favorire gli operatori, concedendo siti e stimolando accordi con Enìa (firmataria di una convenzione con la Regione per la realizzazione e la gestione di Lepida, la rete in fibra ottica della Pubblica Amministrazione) al fine di ridurre il Digital Divide. Gli enti locali possono inoltre promuovere la concorrenza tra operatori e facilitare lo sviluppo delle infrastrutture di rete metropolitane.
Deve essere chiaro, tuttavia, che il servizio ADSL non può essere fornito dai Comuni, ma esclusivamente da un operatore di Tlc con licenza ministeriale.
A Reggio Emilia sono presenti 13 centrali di Telecom Italia, dalle quali partono le connessioni via cavo per raggiungere i telefoni di ogni casa o ditta. Su questi cavi si può collegare anche il personal computer per attivare la connessione ad Internet. Delle 13 centrali presenti, 12 (salvo quella di Sabbione) distribuiscono il servizio Adsl.
L’Adsl può comunque essere distribuita nel raggio di 2/3 km dalla centrale più vicina.
A causa dell’eccessivo carico, inoltre, alcune centrali non possono più supportare nuovi utenti. Infine, in alcune aree del comune l’Adsl non può essere distribuita poiché, come in molte altre città, la tipologia di apparati tecnici presente (i cosiddetti ‘armadi di strada’) non lo consente.
Il territorio del Comune di Reggio Emilia è coperto dal servizio Adsl per il 95% circa della sua estensione.
Le principali zone non ancora coperte sono: via Gagarin, Rosmini, Pascal, Guerra (Casale di Rivalta); via Pascarella, Zola, Calvino, Villa Curta (San Maurizio); via Dall’Ara; via Genovesi (Mancasale); via G. Rinaldi (Cavazzoli); via Marx (Roncocesi); via Mazzelli, Ferrer, Comparoni (Gavasseto); via Teggi (Codemondo); via Newton, Bramante, Reggiolo (Cade’-Gaida); San Bartolomeo; Ghiardello-Rubbianino
Cosa ha fatto e cosa intende fare il Comune di Reggio Emilia
Negli ultimi anni, il coordinamento tra Comune, Enìa e Telecom ha consentito l’arrivo dell’Adsl alle centrali di Masone, Massenzatico e Bagno.
A Sabbione, Gavasseto, Roncadella e Marmirolo si è invece favorito un accordo locale con Enìa che, attraverso la tecnologia senza cavi ‘wireless’ fornita dagli operatori locali Guglielmo e Q&S, dal 2008 ha consentito di portare la banda larga anche a 1.386 famiglie della zona.
È in preparazione un progetto di fattibilità per attivare il servizio Adsl alle aree del territorio comunale ancora prive del servizio.
Sono inoltre in corso contatti con gli operatori delle frequenze WiMax per analizzare come la nuova tecnologia può utilmente essere impiegata nella riduzione del ‘Digital divide’.
Il sistema WiFi è invece utilizzato principalmente per consentire agli utenti “nomadici” di collegarsi ad Internet con pc, palmare o cellulare in parchi, piazze, biblioteche, come accade a Reggio Emilia con il progetto comunale C’è Internet nell’aria.
L’utilizzo del WiFi per distribuire il servizio a banda larga all’utenza residente è possibile, ma sconsigliabile e difficoltoso, in quanto le frequenze utilizzate da questa tecnologia non consentono di oltrepassare agevolmente i muri delle case e la normativa europea è particolarmente restrittiva.