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Modena, gestione acqua e rifiuti: via alle procedure dei piani

Le tariffe per i servizi di gestione dei rifiuti e del servizio idrico saranno definite dall’Autorità d’ambito provinciale di Modena (Ato4.Mo) e dalla Regione sulla base delle proposte operative dei Comuni.

Tali proposte saranno definite nelle prossime settimane attraverso un confronto tra i Comuni stessi con i gestori dei servizi e l’Autorità d’ambito come previsto dalla legge regionale del 2008 e le successive direttive applicative del 2009 che hanno rivoluzionato le modalità dell’affidamento dei servizi e relative tariffe.

Tempi e procedure sono state indicate da Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena e presidente di Ato di Modena, in una lettera ai sindaci dei Comuni modenesi e ai gestori dove si sottolinea che «le attribuzioni formali di approvazione dei Piani e delle conseguenti tariffe d’ora in poi ricade totalmente su Regione e Autorità. Ai Comuni non è più richiesto alcun atto formale, salvo la definizione delle esigenze per un efficiente ed efficace funzionamento dei servizi offerti ai cittadini».

Vaccari ricorda, inoltre, che «dopo la definizione delle tariffe di riferimento da parte della Regione, l’Ato avrà il compito di individuare l’articolazione tariffaria per tipologia di utente nei diversi territori. Attualmente l’Ato e i Comuni stanno discutendo con i gestori le proposte di gestione dei servizi allo scopo di raggiungere un duplice obiettivo: il contenimento delle tariffe e una maggiore qualità dei servizi offerti a partire da potenziamento della raccolta differenziata attraverso il completamento dello sviluppo delle isole ecologiche».

Una volta definiti i Piani comunali, la Regione approverà i Piani pluriennali contenenti anche le tariffe di riferimento per ogni ambito territoriale. Per il 2010 resta valido quanto già definito tra Comuni e gestori. Per i Comuni modenesi che ancora applicano la Tarsu invece della tariffa (24 su 47, ma a giugno del 2010 devono adeguarsi al nuovo regime tariffario), per quest’anno l’Ato approverà solo l’ammontare del costo del servizio mentre rimane al Comune la definizione delle modalità della copertura finanziaria.

















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