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Formazione-lavoro: si al programma provinciale modenese 2010

Ammonta a quasi sette milioni e 300 mila euro il fondo destinato al finanziamento del Programma provinciale 2010 per l’istruzione e la formazione professionale e le politiche per il lavoro approvato dal Consiglio provinciale con il voto favorevole di Pd e Idv e l’astensione di Pdl e Lega nord.

«Il programma – ha spiegato in Consiglio Francesco Ori, assessore provinciale alla Formazione e al Lavoro – è fortemente finalizzato alle esigenze create dalla crisi. Ha infatti l’obiettivo di favorire l’ingresso, la permanenza e il re-ingresso delle persone nel mercato del lavoro con particolare attenzione a chi si trova maggiormente in difficoltà come i giovani, gli over 45 e i precari».

Le risorse destinate alla formazione, erogate dal Fondo sociale europeo e assegnate dalla Regione, sono ripartite su tre assi di intervento: “adattabilità” (a cui sono assegnati 2.765.620 euro), intesa come qualificazione e riqualificazione dei lavoratori attivi, in particolare quelli con un basso livello di competenze; “occupabilità” (con 3.042.000 euro), formazione e servizi rivolti agli inoccupati e a chi ha perso il posto di lavoro; “inclusione” (con 1.484.200 euro) con azioni indirizzate alle categorie svantaggiate. I criteri per la programmazione degli interventi si baseranno sull’analisi dei fabbisogni, in modo da dare una risposta coerente alle esigenze delle imprese; sul coinvolgimento delle imprese stesse e sull’integrazione delle risorse pubbliche e private perché, ha specificato l’assessore Ori, «in un momento di difficoltà come questo è più che mai necessario evitare sovrapposizioni che possono far diminuire il numero delle persone in formazione. È quindi fondamentale integrare tutte le risorse disponibili come per esempio i fondi interprofessionali e la formazione collegata agli ammortizzatori in deroga, e agire di concerto con tutti gli attori che si muovono nell’ambito della formazione. L’obiettivo – ha concluso Ori – è raggiungere il maggior numero di persone possibili con una formazione mirata».

Nel dibattito, Bruno Rinaldi (Pdl) ha definito «condivisibile la scelta di puntare sulla formazione in quanto conoscenza, istruzione e formazione sono un patrimonio vitale per la crescita delle persone e del Paese». Anche per Giorgio Siena (Pd) la formazione «è una leva strategica per uscire dalla crisi ma è necessario costruire un circuito virtuoso tra tutti i soggetti coinvolti che punti ad aumentare l’efficacia dell’azione formativa» e Sergio Pederzini (Idv) ha apprezzato in particolare «l’attenzione alle fasce deboli tra i lavoratori tra i quali ormai rientrano anche gli over 45». Stefano Corti (Lega nord) ha puntato l’attenzione sulla necessità di una attività di formazione specifica finalizzata alla vendita e alla promozione del Parmigiano reggiano mentre Mauro Sighinolfi (Pdl) ha affermato che «il programma ha notevoli possibilità ma è molto impegnativo e forse dispersivo».

















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