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Bortolazzi (PDCI) circa la crisi all’Oerlikon-Graziano

Donatella Bortolazzi, capogruppo del PDCI, in un’interrogazione chiede alla Giunta regionale quali iniziative intenda intraprendere per garantire una prospettiva occupazionale ai lavoratori dello stabilimento Oerlikon-Graziano di Cento, in provincia di Ferrara.

La consigliera del pdci riferisce che il 19 gennaio scorso, in un incontro a Roma, presso il Ministero delle Attività produttive, si è raggiunto un accordo tra le parti, per il rinvio al 31 luglio 2010 dell’interruzione dell’attività produttiva dello stabilimento di Cento e per l’apertura di un tavolo tecnico con la presenza degli enti locali”.

Prima di questo incontro, il piano industriale dell’azienda – ricorda Bortolazzi – prevedeva un “esubero” di 994 lavoratori tra quelli impiegati nei vari stabilimenti italiani del Gruppo – con sedi anche a Porretta Terme (Bo), Cervere, Garessio e Sommariva Perno (Cn), Luserna San Giovanni e Cascine Vica a Rivoli (To) – e in particolare, fissava al 31 marzo la chiusura totale dello stabilimento di Cento e il licenziamento dei 226 dipendenti. “La situazione rimane gravissima, ma ci sono quattro mesi in più per lavorare ad ipotesi di rilancio dell’azienda”, commenta la consigliera, la quale vuole quindi sapere dalla Regione “come intenda svolgere un ruolo all’interno del Tavolo tecnico sulle prospettive produttive e industriali dell’azienda, previsto nell’accordo del 19 gennaio al Ministero delle Attività Produttive”.

Poiché, infine, nel citato incontro sarebbe stata confermata “l’intenzione dell’azienda di espellere 109 lavoratori, ritenuti in esubero, sui 290 attualmente in organico alla Oerlikon-Graziano di Porretta Terme, Bortolazzi vuole sapere dall’esecutivo regionale come intenda intervenire anche sulla situazione dello stabilimento dell’appennino bolognese che – sottolinea – rappresenta “un polo di eccellenza operativo nel settore dei componenti per la trasmissione dei motori e un importante insediamento produttivo per tutta l’area dell’Alto Reno, i cui insediamenti artigianali ed industriali stanno già attraversando un grave momento di difficoltà”.

















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