L’arduo esercizio di equilibrismo del delfino di Giovanardi, Luca Ghelfi, continua a mettere in opposizione la sicurezza dei cittadini e il mero interesse economico, ormai sostenuto da tutto il PdL. Raimondo Soragni commenta le dichiarazioni di Luca Ghelfi.
“Non mi stupisco più – ammette laconico Raimondo Soragni – nel leggere certe dichiarazioni di Luca Ghelfi. Stupisce, invece, quando provoca dicendo che sono alla canna del gas e che, per trovare un posto in Regione, sfrutto la vicenda del deposito gas di Rivara. Ricordo, a chi non lo sapesse, che da ormai quattro anni sono in prima linea per dire no allo stoccaggio e non ho certo bisogno di ribadire la mia contrarietà al deposito per meri fini elettorali. Ricordo anche che non sono stato certo io il primo a usare termini offensivi come “criminale”. Invito lui, ma soprattutto i vari Sottosegretari ad acquistare una canna da pesca e trasferirsi per alcuni giorni sugli argini del Panaro. Da lassù si godranno la Natura della Bassa visto che, ho la sensazione, non l’abbiano mai potuta ammirare: se la stampino bene in mente perché – qualora il deposito dovesse essere realizzato – quella Natura sarà ad alto rischio di distruzione”.
“Presto, spero, il Pdl locale dovrà spiegare le incongruenze del Governo che tanto invoca il federalismo e poi decide di imporre dall’alto certe decisioni attraverso due sottosegretari, uno dei quali – Saglia – mai avvistato in precedenza nel modenese. Evidentemente Bertolini, Aimi, Leoni e Mazzi non contano un granché nel panorama decisionale del loro partito. Forse si sono scordati le firme sull’ordine del giorno regionale e provinciale di antagonismo allo stoccaggio? E per spostare l’attenzione sul problema che fanno? Aprono la vertenza Cispadana che, invece, risulta molto chiara e lineare, come loro stessi spiegavano in passato!”.
(Raimondo Soragni)