“E’ uno scandalo. A due mesi dalle elezioni regionali nemmeno ad un Consigliere regionale è dato conoscere l’esatto tracciato della Cispadana. Le interrogazioni non sono bastate. Ho dovuto ricorrere ad un accesso atti per chiedere di avere documenti sul progetto e sul tracciato che dovrebbero invece essere oggetto di ampia conoscenza e discussione, soprattutto nell’area nord della provincia di Modena”.
E’ duro il commento del Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni impegnato da tempo in una e vera e propria diatriba con la Regione Emilia Romagna sulla questione dell’autostrada Cispadana che riguarda il territorio della ‘bassa’ modenese.
“Ad una mia richiesta ufficiale, avanzata il 30 dicembre 2009, mi è stato risposte picche dal servizio regionale competente, con la motivazione che molti documenti possono essere solo visionati e non pubblicati e che su molti peserebbe una sorta di segreto per procedure autorizzative in corso. Sono stato costretto a formalizzare una seconda richiesta di accesso atti alla quale dovrebbe essere data risposta forse domani o chissà. Fatto sta che ad oggi nessun documento sul progetto mi è stato consegnato. Questo è assurdo. Ormai è più facile ad accedere ai rapporti dei servizi segreti sugli alieni nell’area 51 che al progetto regionale della Cispadana.
La Regione mi sta di fatto impedendo di esercitare il mio ruolo istituzionale e di rispondere alle richieste di informazioni e alle domande che giustamente i cittadini dell’area nord, con i quali mi confronto da tempo, mi porgono per sapere dove passerà il tracciato e come questo impatterà esattamente il territorio.
In attesa di conoscere le scelte progettuali della Regione Emilia Romagna rimango fermo nella convinzione che una revisione del vecchio tracciato verso nord eviterebbe che la futura Cispadana sia solo un nastro d’asfalto inutile alla comunità che dovrebbe servire. La comunità locale deve continuare ad essere la prima protagonista delle scelte che riguardano il proprio futuro.Non vorremmo che i ritardi dell’Amministrazione regionale rispetto alla definizione del progetto esecutivo, e che hanno portato alla fine di un’altra legislatura, fossero funzionali a rendere impossibile il confronto e l’approvazione su quelle correzioni necessarie a rendere questa arteria davvero strategica per lo sviluppo economico e sociale non solo dell’area nord ma dell’intera provincia di Modena”.