“Il sindaco di Bologna ufficializzerà le sue dimissioni oggi pomeriggio in consiglio comunale. L’annuncio è stato fatto stamattina al ministro Maroni al fine di garantire ai bolognesi il commissariamento più breve possibile ed il voto insieme alle regionali. Se il ministero farà il decreto, ne saremo felici. Ci hanno chiesto ieri le dimissioni entro, giovedì, cioè domani. Abbiamo fatto una corsa e riusciamo a chiudere il mandato senza fare danni a nessuno”. Tocca al vicesindaco di Bologna Claudio Merighi comunicare oggi in conferenza stampa a Palazzo D’Accursio il destino della citta’ che vede il primo cittadino, indagato nell’ambito del ‘Cinzia gate’.
Ieri Merighi aveva motivato il rinvio della firma sulle dimissioni di Delbono con la necessità di chiudere gli ultimi atti della giunta ”utili per la città”. Una procedura di monitoraggio che il vicesindaco, di fronte al nuovo termine fissato ieri da Maroni (”ogni giorno di ritardo nelle dimissioni si allontana la possibilità che si voti il 28 marzo”, aveva detto il ministro) ha dovuto velocizzare: ”Abbiamo chiesto di farci arrivare questa mattina l’elenco delle delibere urgenti da approvare anticipando la data del venerdì e alle 8.30 l’ho ricevuto, l’ho verificato con i tecnici della Segreteria Comunale e con i dirigenti e alle 9 mi sono recato dal Prefetto per informarlo che Delbono rassegnerà le dimissioni non appena approvato il bilancio 2010”. Gli atti urgenti, circa una quindicina, e quelli già in coda nell’iter istituzionale andranno quindi in aula domani pomeriggio in una seduta straordinaria di Consiglio alle 15.
”Per la nostra parte abbiamo fatto quello che ci è stato chiesto di fare, spostando costantemente la data di fine mandato e stressando continuamente la macchina amministrativa”, ha messo in chiaro Merighi. Per il vicesindaco, insomma, ora la palla passa a Maroni: ”La nostra responsabilita’ nei confronti della citta’ ce la siamo presa tutta”.
Tra gli ultimi atti della giunta Delbono ci sarà un forte pressing per l’iscrizione nella Gazzetta Ufficiale dei fondi Cipe per il metrò di Bologna. ”Dei 24 provvedimenti già decisi nel luglio 2009, due non sono ancora stati pubblicati e uno di questi e’ il nostro progetto di metrotramvia”, ha spiegato il vicesindaco che ha proposto al Consiglio comunale un ordine del giorno bipartisan ”per invitare il Governo a confermare i finanziamenti sul metro” perchè ”quei 260 milioni devono arrivare a Bologna chiunque domani governi”.
Merighi ha raccontato che ”quando ci siamo resi conto che, caduta la giunta, il Cipe non aveva ancora fatto nessuna comunicazione ufficiale, abbiamo pensato di verificare il da farsi”. Così il Comune ha scritto al Comitato interministeriale chiedendo notizie (”L’ultima volta stavano facendo verifiche con la Corte dei Conti”) e ha scelto la via dell’ordine del giorno. La dead-line per la conferma dei finanziamenti è il 30 aprile e, lo ha confermato lo stesso Merighi, l’iscrizione nella Gazzetta Ufficiale e’ indipendente dalla situazione politica bolognese: ”Quei soldi devono arrivare a Bologna”, ha concluso il vicesindaco.
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“Ho sempre detto, nel caso del comune di Bologna, che sono per andare al voto nel più breve tempo possibile, con la sola compatibilità dell’approvazione del bilancio, necessario alla città, e nel rispetto delle norme generali sulle autonomie locali. Se tutto questo è compatibile con il voto il 28 di marzo, da parte del Pd non c’è nessun problema.” Lo ha dichiarato Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico.