Sono soprattutto i giovani e gli studenti delle scuole i destinatari delle tantissime iniziative che si terranno in tutta l’Emilia Romagna per celebrare la ‘Giornata della Memoria’, istituita in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi di sterminio nazisti.
Da Bologna a Ravenna, da Reggio Emilia a Carpi, fino ai Comuni più piccoli, il ricordo della Shoah sarà trasmesso alle nuove generazioni nei modi più vicini al loro linguaggio, a partire da proiezioni video, concerti e spettacoli teatrali. Non mancheranno incontri tra i ragazzi e i sopravvissuti delle deportazioni.
A Bologna le celebrazioni andranno avanti fino a febbraio. In particolare, all’istituto storico Parri Emilia Romagna, fino al 19 febbraio, sarà allesita la mostra ‘R’esistenze (zone)’, mentre stamane al Museo Ebraico di Bologna è stata inaugurata l’esposizione ‘Besa un codice d’onore. Gli albanesi musulmani che salvarono gli ebrei dalla Shoah’, a cura del Museo Yad Vashem di Gerusalemme. Si tratta di un viaggio della memoria riproposto attraverso le suggestive immagini del fotografo americano Norman Gershman. La giornata del 27, invece, si aprirà al cimitero della Certosa con la deposizione di una corona al monumento ai Militari caduti nei lager da parte dell’Associazione Nazionale Ex-Internati (Anei) e alla lapide in memoria degli zingari. Alle 9.30, alla Sinagoga, altra deposizione di fiori da parte della Comunità Ebraica, in ricordo dei deportati ebrei nei campi di sterminio. Un picchetto d’onore assisterà invece alle 10 alla deposizione in Piazza Nettuno davanti alle lapidi dei martiri, da parte dell’Anei e dell’Associazione nazionale ex-deportati (Aned). Ultima tappa, infine, alle 10.30, al Giardino di Villa Cassarini con la cerimonia in memoria delle vittime omosessuali.
Gli studenti bolognesi protagonisti dei due incontri: all’Istituto Laura Bassi con i rappresentanti delle istituzioni e deportati nei campi di sterminio, testimonianza di Elivia Bergamasco e all’Istituto Rosa Luxemburg con la testimonianza di Franco Varini.
E ancora i più giovani, ben 600 studenti, saliranno sul treno che domani partità da Carpi alla volta di Auschiwitz. Sul convoglio diretto in Polonia, studenti e insegnanti, troveranno anche lo scrittore Carlo Lucarelli che organizzera’ durante il viaggio un laboratorio di scrittura sui temi della memoria, e il musicista Vinicio Capossela nella carrozza ristorante. Il programma dell’iniziativa che si ripete ormia da 6 anni, prevede anche recital musicali e letterari all’arrivo a Cracovia e incontri con gli storici Carlo Saletti, Costantino di Sante e Eugenio Itzhak Cuomo. ‘Un treno per Auschwitz’ è promosso dalla Fondazione ex Campo di Fossoli e si rivolge principalmente agli studenti delle scuole medie superiori della provincia di Modena e ad adulti che, a vario titolo, intendono condividere con i ragazzi questo viaggio nella memoria e per la memoria. Domani alle 15.30 alla Stazione ferroviaria di Carpi si terrà dunque la cerimonia di saluto ai 600 studenti in partenza. Il progetto gode dell’Alto patronato del Presidente della Repubblica ed ha ricevuto il patrocinio anche del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, oltre che del Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca e della Regione Emilia Romagna.
Sempre a Carpi, nell’ex campo di concentramento di Fossoli, sarà allestita invece una rassegna sui luoghi della memoria, nata dalla collaborazione tra l’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna e la Anne Frank House di Amsterdam. Ripercorrere i tragici avvenimenti della Shoah, offrire un percorso unitario di ricerca e documentazione storica dei luoghi e dei siti commemorativi piu’ importanti dell’Emilia Romagna, è uno degli obiettivi del progetto sul territorio emiliano.
Da qui nasce l’idea di ‘Tempi di scelta’, mostra itinerante sulla responsabilità civile, attraverso cui si intende attivare un circuito virtuoso di collaborazione tra istituzioni, associazioni, scuola, rete dei luoghi della memoria impegnati a promuovere una nuova identità europea fondata sulla consapevolezza di una comune eredità storica. Il progetto è stato approvato e finanziato dall’Agenzia esecutiva Educazione, Audiovisivi e Cultura (Eacea) della Commissione europea, all’interno del programma quadro ‘l’Europa per i cittadini’, Azione 4 ‘Memoria europea attivà e vede impegnati i 4 luoghi di memoria della regione che lo hanno realizzato, compreso l’ex Campo di Fossoli. Da oggi, la mostra è visitabile presso la Baracca ristrutturata del campo.
Fonte: Adnkronos