Gli schiaffi violenti non sono ammessi come mezzo di correzione usato dai genitori nei confronti dei figli: lo rileva una sentenza della Cassazione. Anche un singolo schiaffone, dato con modalità in grado di provocare lesioni, porta dritto alla condanna penale di chi lo infligge.
La Suprema Corte ha così confermato la condanna nei confronti di un padre di 52 anni, emessa il 10 febbraio 2009 dalla Corte d’Appello di Bologna, nonostante l’uomo avesse sostenuto che non si trattava di una condotta abituale, ma di episodi sporadici nei confronti dei due figli.