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A Modena ‘la musica che cura’ diventa un’orchestra

Dall’esperienza del Centro Europeo di Musicoterapica (Cemu), fondato a Modena quattro anni fa per volontà dell’assessorato alle Politiche giovanili del Comune e dell’Istituto Meme, nasce Ologramma, gruppo corale e orchestrale permanente rivolto a preadolescenti, adolescenti e giovani con diverse abilità.

L’uso della musica e degli elementi musicali (suono, ritmo, armonia e melodia) da parte di un musicoterapeuta qualificato sono uno strumento attivo di cura, prevenzione e intervento. Questo il cuore dell’attività del Cemu, aperto nel maggio 2006 all’interno dell’Ente di formazione Istituto Meme. “Modena ha una lunga e felice tradizione in fatto di musicoterapia che risale a Claudio Cavallini, modenese che fin dagli anni ’70 fu tra i primi a condurre innovative esperienze di musicoterapia – afferma l’assessore alle Politiche giovanili, Fabio Poggi – Riteniamo che per la nostra città sia questo un primato importante da valorizzare e, soprattutto, da continuare a coltivare: sia per il significato “storico” sia perché esperienza significativa che coniuga espressività, inclusione e protagonismo positivo”. Attraverso la musica e l’arte, i ragazzi in condizione di disagio o handicap che frequentano i laboratori del Cemu, presso la sede dell’Istituto e in diverse scuole cittadine, hanno imparato ad esprimere emozioni, a muoversi e a relazionarsi agli altri. “Per questi ragazzi la musica e l’espressione artistica costituiscono un aspetto facilitante – sottolinea Roberta Frison responsabile del Cemu – in futuro non è escluso che, per alcuni di loro, possano rappresentare anche una prospettiva di formazione professionale: Ologramma si ispira al gruppo orchestrale Esagramma, sorto 25 anni fa a Milano e divenuto un modello a livello europeo”. Ologramma nasce con il patrocinio del Comune di Modena, grazie all’impegno dei musicoterapeuti specializzandi Meme e con il contributo del Rotary Club Ludovico Antonio Muratori. Sarà un gruppo misto di cui faranno parte, insieme a ragazzi in situazione di handicap e disagio, anche studenti del Liceo Sigonio di Modena, musicisti allievi dell’Istituto Vecchi-Tonelli e operatori musicoterapeuti.

Laboratori per giovani e anziani

L’orchestra Ologramma, gruppo vocale e strumentale misto che accoglierà giovani e adolescenti, nasce dall’esperienza compiuta dal 2006 ad oggi dal Cemu, il Centro di Musicoterapia, attivato dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Modena in collaborazione con l’Associazione amici di Claudio Cavallini e l’Istituto Meme. I laboratori del Cemu, condotti da professionisti e tirocinanti delle Scuole di Specializzazione triennali in Musicoterapia e Arte terapia dell’istituto, sono rivolti principalmente a bambini, preadolescenti, adolescenti e giovani. Oltre a svolgersi presso la sede dell’Istituto, le attività, sempre gratuite, si tengono in diverse scuole. Al laboratorio che si svolge settimanalmente presso l’Ipsia F. Corni partecipano anche ragazzi provenienti da altre scuole medie e superiori della città (Sigonio, Guarini, Barozzi, Itis Corni, Venturi, San Carlo, Carducci). I professionisti del Cemu utilizzano, inoltre, la musicoterapia con i malati di Parkinson, di Alzheimer e nelle case protette per anziani; le loro prestazioni sono state anche richieste da diverse scuole dell’infanzia e primarie fuori provincia e fuori regione (Fiorenzuola, Reggio Emilia, Treviso), oltre che in reparti di ostetricia e cure primarie di diverse strutturre sanitarie.

Il Centro Europeo di Musicoterapia è sorto a Modena anche in omaggio alla figura di Claudio Cavallini, musicoterapista e poeta modenese scomparso nel 2004. Nato nel 1946, Cavallini si impegnò fin dagli anni ’60 per lo sviluppo di forme di intervento terapeutico-riabilitative, basate sulla musica e sull’arte, in situazioni di handicap e disagio. Organizzatore nel 1973 del primo Seminario internazionale di Musicoterapia. Nel 1975 fondò l’Associazione italiana studi di Musicoterapia. Fu tra i primi a condurre innovative esperienze come gruppi corali riabilitativi e un progetto di arti terapie per centri semiresidenziali, ancora oggi attivo, presso strutture psichiatriche dell’Ausl di Modena. Il Cemu si trova a Modena, in via Rainusso 144, presso l’Istituto Meme, per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.istituto-meme.it.

Uno strumento trasforma il movimento in suono

Il Soundbeam è uno strumento che trasforma in suoni i movimenti del corpo grazie a una tecnologia ispirata ai radar dei pipistrelli, una sorta di rilevatore di movimento che consente di fare un’esperienza musicale creativa anche a chi non si è mai avvicinato allo studio di uno strumento musicale o ha grosse difficoltà di movimento. La tecnologia Soundbeam è molto utilizzata nel campo delle disabilità; a servirsene per alcune delle attività con ragazzi con handicap sono anche i musicoterapeuti del Centro di Musicoterapia di Modena. Il Soundbeam acquistato dal Comune di Modena per il Cemu, farà anche parte di Ologramma, l’orchestra corale e strumentale mista formata da giovani e giovanissimi con diverse abilità che nasce oggi a Modena.

L’azienda che produce il Soundbeam si avvale della collaborazione di David Jackson, sassofonista dei Van der Graaf Generator, da anni impegnato nel campo della musicoterapia. La zona di sensibilità dello strumento è costituita da un cono che ha per vertice il generatore e rivelatore di ultrasuoni. L’estensione della zona può andare da qualche decina di centimetri a qualche metro, a seconda dell’ampiezza dei movimenti che si vogliono abbinare alle note. Così, ad esempio, è possibile impostare il numero di frazioni in cui dividere il cono di sensibilità, per produrre poche note con movimenti ampi o, all’opposto, molte note con movimenti modesti, calibrando così lo strumento a seconda delle necessità e delle possibilità motorie di chi lo utilizza. Si può selezionare il tipo di strumento o decidere di produrre effetti particolari, come telefoni che squillano, uccelli che cinguettano, fucili che sparano e ogni altro suono campionabile. È possibile lavorare individualmente o a gruppi, fino ad arrivare potenzialmente a una vera e propria orchestra che includa il Soundbeam tra i propri elementi.

















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