“Anno nuovo, solite panzane: l’Assessore alla Sicurezza di Modena, Antonino Marino, continua a puntare il dito contro il Governo e contro il Ministro Maroni per giustificare il totale fallimento della Giunta Pighi sul fronte sicurezza”.
“Anziché fare l’elenco delle cose fatte,” – afferma Mauro Manfredini, Capogruppo della Lega Nord in Regione e a Modena – “Marino dovrebbe fare la lista delle tante promesse disattese dall’Amministrazione modenese: un tavolo tecnico che non ha mai funzionato, mancando totalmente la volontà di creare un coordinamento tra le varie Forze dell’Ordine, il tanto decantato piano rivoluzionario della polizia municipale rimasto solo sulla carta e tutti gli strumenti forniti ai Sindaci dallo stesso Maroni volutamente ignorati da Pighi e compagni. Per vedere un Agente della polizia municipale sulle strade di Modena, bisognerebbe rivolgersi alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”.
La fiaccolata che organizzeremo nei prossimi giorni e alla quale aderiranno numerosi modenesi” – sottolinea Manfredini – “è uno strumento attraverso cui la Lega Nord e la cittadinanza, vittima della fallimentare politica di questa Giunta, faranno sentire la propria voce, chiedendo all’Amministrazione misure atte a contenere il degrado ed evitare una preoccupante escalation di criminalità che sta interessando anche la nostra città”.
“Gli Amministratori modenesi” – aggiunge Riad Ghelfi, Segretario Provinciale della Lega Nord di Modena – “invece di criticare e di prendersela con la Lega Nord dovrebbero volgere lo sguardo a quello che accade nei Comuni amministrati dai Sindaci del Carroccio, dove agli spot si preferiscono i fatti concreti e i problemi vengono effettivamente risolti. Ciò è dimostrato anche dal crescente consenso di cui gode Flavio Tosi, Sindaco leghista di Verona, riconfermato in vetta alla classifica nel recente sondaggio del Sole 24 Ore.
La legge Bossi-Fini” – aggiunge Ghelfi replicando alle dichiarazioni di Giuseppe Boschini, Segretario Comunale del PD – “non c’entra niente con la situazione venutasi a creare a Rosarno. Anzi la legge, che stabilisce un principio sacrosanto e cioè che può entrare in Italia solo chi ha un contratto di lavoro, funziona dove viene opportunamente applicata. La grave situazione che si è venuta a creare in Calabria è invece il risultato delle sciagurate politiche di un centro-sinistra che continua a predicare un anacronistico e pertanto pericoloso buonismo”.
