Il Consiglio provinciale ieri pomeriggio ha approvato un ordine del giorno contro i tagli del Governo a fondi e finanziamenti per i servizi, per le imprese e l’agricoltura della montagna.
Partendo dal presupposto che “la montagna costituisce una risorsa territoriale, naturale e ambientale, fondamentale per lo sviluppo e la qualità del sistema provinciale e regionale, che la popolazione residente e le peculiarità del territorio non consentono l’autosufficenza locale e non garantiscono gli investimenti necessari alla manutenzione e alla qualificazione del territorio e le risorse adeguate per i servizi assistenziali alle persone, alle famiglie e alle imprese”, nel documento si chiede “alla Giunta provinciale di attivarsi nei confronti del Governo centrale, richiedendo il ripristino del Fondo nazionale per la montagna e nel contempo aprire un confronto assieme alla Regione Emilia-Romagna, per rimettere in discussione la classificazione dei Comuni montani adottata dal Governo”.
L’assemblea provinciale ritiene infatti “indispensabile il sostegno finanziario della Regione e dello Stato per la rigenerazione e valorizzazione delle risorse che la montagna offre al sistema territoriale e la tutela delle risorse ambientali” e giudica “profondamente lesivo per la coesione sociale delle zone Montane, l’azzeramento del Fondo nazionale per la montagna e la nuova classificazione dei Comuni montani voluto da Pdl e Lega Nord che sostengono il Governo“.
Il documento, presentato dai gruppi di maggioranza e illustrato ieri in aula da Giovanni Venturi (Pdci-Prc) è stato approvato con 20 voti favorevoli (Pd, Idv, Prc-Pdci), 7 contrari (Pdl, Lega) e 2 astenuti (Udc).