“Come i cannibali”. Questo il commento del vicecoordinatore del PDL Enrico Aimi, all’assalto, con tanto di amputazione a morsi del lobo di un orecchio subito dall’agente di Polizia di Stato Fedriano Forlani impegnato nel rimpatrio di un extracomunitario in Nigeria.
“All’appartenente alle Forze dell’Ordine va tutta la nostra solidarietà e la stima per il coraggio e l’autocontrollo dimostrato in quei terribili momenti. In questi ultimi giorni sono state tante, troppe, le aggressioni che gli uomini in divisa hanno subito ad opera di stranieri senza scrupoli che hanno trovato da queste parti terreno fertile per le loro mascalzonate” ha poi affermato Aimi.
“Tengono in mano e gestiscono il traffico della droga, della prostituzione e gonfiano la Casa Circondariale di Modena fino a farla scoppiare. Il governo Berlusconi deve continuare nella politica dei respingimenti al confine Sud del Mediterraneo, così come devono essere intensificate le espulsioni dal territorio nazionale di tutti coloro che non sono in regola con le nostre leggi in materia di immigrazione. Qui il sistema non regge più e le responsabilità di tale vertiginoso aumento della violenza si annidano soprattutto nelle parole e nelle politiche buoniste di certa sinistra che ha raccontato favole a lieto fine sulla positività delle generalizzate politiche di accoglienza. Si e’ creato così un terreno fertile e si sono costruiti apparati logistici funzionali ad accogliere chicchessia, buoni e cattivi, tutti insieme appassionatamente e indiscriminatamente. Spetta oggi primariamente al PDL, con equilibrio e senza sciocco pietismo, riportare ordine attraverso politiche di rigore nei confronti di chi merita solamente, per indole selvaggia e violenta, di essere rispedito da dove e’ venuto. Per gente senza scrupoli di cui possiamo benissimo fare a meno – ha rincarato AIMI – non c’e’ posto in una comunità come la nostra, che desidera vivere in tranquillità , pace e libertà, anche per evitare un domani di doverci amaramente pentire. Modena e la sua provincia stanno lentamente scivolando in un degrado morale e civile in cui – ha concluso Aimi – se non si porrà rimedio con decisione a questa ennesima invasione barbarica, a farla da padrone sarà purtroppo una nuova e prevedibile ondata di violenza che dobbiamo a tutti i costi cercare di fermare, con ogni sforzo possibile, sia in termini di prevenzione che di repressione”.