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Finale E.: le misure anticrisi della Federazione della Sinistra

Per il Sindaco e il Presidente del Consiglio le misure anticrisi non sono una priorità e si possono discutere anche dopo le feste natalizie. È questo il motivo per cui la maggioranza ha rifiutato di mettere in discussione un odg contenente un decalogo di misure per sostenere i lavoratori colpiti dalla crisi economica di numerose aziende a dalla conseguente perdita di reddito per molte famiglie finalesi.

In un territorio come quello di Finale Emilia che non ha saputo negli anni costruire opportunità di sviluppo produttivo e occupazionale la crisi di importanti aziende (Klarius, Create, Titan solo per citare i più significativi) rischia di avere conseguenze gravissime per numerose famiglie.

Dopo un 2009 di provvedimenti Soragni a grande effetto mediatico ma sostanzialmente inefficaci ad aggredire una crisi sempre più preoccupante, ribadiamo la necessità di politiche economiche e sociali non attraverso spot pubblicitari ma di carattere strutturale, che puntino a ridistribuire ricchezze a partire da coloro che stanno subendo la crisi.

Al di là dei proclami del Sindaco il bilancio preventivo 2010 è povero di risorse per i lavoratori colpiti dalla crisi, e non rifinanzia nemmeno quei pochi interventi erogati nel 2009 ed insufficienti per affrontare la crisi.

Abbiamo perciò presentato al Sindaco il decalogo di misure anticrisi già proposte per l’anno 2009 e nella preparazione del bilancio 2010 ma mai discusse all’interno della maggioranza dalla quale, dunque, siamo usciti. Misure che si ispirano a provvedimenti proposti dalla Provincia di Modena e adottati in molti Comuni modenesi ma non a Finale Emilia, dove si sono preferite le misure spot del Sindaco, utili per una campagna elettorale ma non per risolvere i problemi dei finalesi.

Il decalogo di misure anticrisi che la Federazione della Sinistra propone al consiglio comunale:

1) istituzione di un osservatorio economico che anticipi le situazioni di crisi anzichè affrontare solo l’emergenza;

2) erogazione dei servizi sociali del Comune sulla base della condizione economica attuale dei cittadini e non sulla base dell’ISEE (che attesta i redditi) dell’anno precedente;

3) riduzione delle tariffe dei servizi comunali (mensa, nido, servizi anziani, ecc..) annullando gli aumenti anche del 10% fatti proprio nell’anno di crisi;

4) esonero totale o parziale di rette e tariffe dei servizi locali per coloro che hanno perso il lavoro o subito una contrazione della retribuzione;

5) rateizzazione o sospensione temporanea dei tributi locali;

6) incremento della soglia di reddito per l’esenzione dalla tassa locale Irpef da 10mila a 15mila €;

7) nessun incremento delle tariffe di acqua, gas e rifiuti;

8) forme di sostegno per l’abbonamento ai trasporti degli studenti;

9) accordi con le banche per l’istituzione di fondi di garanzia per i lavoratori in difficoltà che hanno mutui o affitti da pagare;

10) incremento del fondo sociale per intervenire sulle emergenze.

(Federazione della Sinistra di Finale Emilia)
















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