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La casa e i piccoli bisogni in cima ai desideri per il 2010

I sogni degli Italiani per il nuovo anno? Se ai primi posti rimane la soddisfazione di bisogni concreti, nati con il perdurare della crisi, al loro fianco tornano i sogni con la ‘s’ maiuscola, forse irrealizzabili, ma esaltanti. Allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre oltre la metà sognerà di diventare proprietario di una casa (per sè o per i propri figli), ma anche di fare il giro del mondo a bordo di jet privati e panfili di lusso (38%), o di mettersi al volante di una fiammante Ferrari (21%) per essere osservato (e invidiato) da tutti.Per 6 italiani su 10 bisogna insomma tornare a sognare in grande, sintomo, questo, di una concreta voglia e volontà di ripresa, almeno secondo psicologi e sociologi. Partners è realizzato attraverso 508 interviste a un campione rappresentativo di Italiani e Italiane tra i 14 e i 45 anni di età, e il coinvolgimento di 105 esperti (sociologi, psicologi, esperti di trend, ecc).

Partners – Oggi la situazione sta mutando, gli italiani iniziano di nuovo a sognare, c’è una voglia di ripresa che riporta all’atmosfera e al clima degli anni ’80, cosa che per altro è evidente guardando al mondo dei media e della moda dove tornano le forme di quegli anni, le acconciature, la voglia di apparire, tutti segnali in linea con l’inizio della ripresa, basti pensare a quello che e’ nato dall’austherity degli anni ’70”. Chiaramente in cima alla lista dei desideri per il 2010 rimangono sogni strettamente legati al quotidiano e alla soddisfazione di bisogni primari, come il possesso di una casa (58%). Ma anche in questo si inizia a vedere qualche differenza rispetto agli scorsi anni: al fianco di chi non ce l’ha o la vorrebbe per i propri figli (73% di chi ha espresso questo desiderio), c’è anche chi già la possiede, ma ne vorrebbe una più grande e più bella (21% di chi ha posto in cima alla lista dei desideri la casa). Naturalmente c’è chi ha espresso un desiderio ancora più ‘basilare’, ovvero quello legato ad un posto di lavoro (53%). Al fianco di questi desideri c’è però una ‘lunga lista’ ben diversa anche perché tra gli intervistati cresce il numero di quelli che dicono che se bisogna sognare ‘bisogna farlo in grande’ (la pensa così il 61%) e non limitarsi, malgrado la crisi, alla soddisfazioni di bisogni primari e quotidiani (lo dice il 39%). Ecco allora che il 38% vorrebbe fare un viaggio, ma non una semplice vacanza, magari approfittando delle offerte low cost: si tratta del viaggio della vita, in mete veramente esclusive e trattati come dei veri vip. Allo stesso modo chi si accontenta di sognare una macchina nuova (desiderio espresso dal 27%), raramente pensa ad una utilitaria (13%), ma ad una macchina di grossa cilindrata o, ancora meglio, ad una sportiva di lusso, come una Ferrari, una Lamborghini o una Porsche (82%). C’è poi chi vorrebbe che il nuovo anno portasse un nuovo arredamento per la propria casa (21%), naturalmente firmato da un grande designer, o un oggetto tecnologico (17%), magari un enorme televisore ultra piatto di ultima generazione o un impianto audio da mille e una notte, come quelli che si vedono nelle case delle celebrità.Partners, accanto alla soddisfazione di un bisogno concreto e a una maggiore serenità e stabilità per se e per la propria famiglia, cresce la voglia di ‘esagerare’. Torna la voglia di godersi un po’ la vita, al di là dei bisogni quotidiani (35%) di lasciarsi alle spalle la crisi e il clima ‘minimal’ e di austerity che ha portato con sé (31%) e, perché no, di ‘apparire’, dopo un biennio di understatement (28%), tanto che c’è chi ammette apertamente la voglia di ottenere qualcosa che faccia sentire diversi dagli altri, magari come una star (23%).

Ma cosa significa questo ritorno dei grandi desideri? Il 58% degli psicologi che hanno partecipato allo studio, vede in questo ritorno della capacità di desiderare e di sognare un segnale chiaro di una rinnovata fiducia nel futuro. Ma questo rappresenta solo la punta dell’iceberg, secondo il 49%, infatti, è anche sintomo della voglia di combattere paure e insicurezze legate al quotidiano (41%). Il 37% conferma che si tratta di un meccanismo di auto difesa, ovvero puntare su desideri significa cercare nuovi stimoli, d’altra parte, sottolinea il 29%, la mancanza di grandi desideri e’ segno di una sorta di pigrizia mentale, di lasciarsi portare dalla corrente. Ecco allora che per il 78% il ritorno della voglia di sognare in grande stile rappresenta l’uscita dal letargo: dopo essere stati ‘nascosti’ torna la voglia di uscire, incontrare persone, apparire. Non a caso torna il bisogno di una ‘forma’ e di cose che non passino inosservate. E se in molti ambiti si assisterà ad una esaltazione dell’eccesso, un altro dei trend che si sta affermando e che + figlio della crisi, sottolinea il 42% degli esperti, è il nuovo concetto di ‘gusto’: che si tratti di moda, di arredamento, o i cibo, non è più un mondo destinato a pochi, inaccessibile alla maggior parte, tanto che si parla e sempre più si parlerà di ‘gusto accessibile’, ovvero oggetti e prodotti di gusto alla portata dei più.

Fonte: Adnkronos

















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