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Un Natale diverso, “Orientato” sui pedali: la nuova impresa del modenese Roberto Cataldo

Un viaggio in mountain bike di 6.000 chilometri nel sud est asiatico, tra Paesi martoriati dalla povertà e dalla dittatura militare ma anche tra le vette più elevate e i panorami più mozzafiato del pianeta.

Protagonista dell’avventura Roberto Cataldo, in arte RobbyWood, il modenese amante dell’extreme che con la sua Mountain Bike ha già compiuto imprese in solitaria nel Sud e Nord America, dove ha attraversato l’Alaska esplorando l’area del monte McKinley, in piena willderness.

Dopo cinqe anni di “astinenza”, in cui Roberto ha aperto e avviato il parco Esploraria di Zocca, è giunto di nuovo il tempo di ripartire.

La nuova avventura ha preso il via il 24 novembre in Bhutan, per poi prosegue in Myanmar, Laos, Cambogia e prevede di concludersi in gennaio, dopo 6.000 chilometri, in Tailandia.

Solo, con la propria mountain bike, Roberto è partito da Modena non solo per spirito di avventura ma anche per avviare il progetto di solidarietà “Orientato”, che prevede l’esposizione e la vendita in Italia di dipinti e tele a carboncino di giovani artisti tailandesi. Il totale del ricavato verrà utilizzato per preservare l’habitat di alcuni villaggi di montagna e sostenere l’attività delle famiglie dei giovani artisti.

La prima tappa è stato il Bhutan, considerato la Svizzera d’oriente. Culla ufficiale del buddismo, il paese risulta abitato da appena 60.000 persone, di cui 5.000 monaci. Si tratta inoltre della prima nazione al mondo a vietare la vendita di tabacco, i pannelli pubblicitari, le borse di plastica… Roberto ha pedalato oltre 800 km all’interno di remote valli himalayane, affrontando passi di montagna ad oltre 3.500 metri ed ha pure tentato la scalata in solitaria del Jhomolari mountain, un’imponente vetta di oltre 7.000 mt., anche se ha dovuto abbandonare l’impresa a 6400 mt a causa delle avverse condizioni meteorologiche.

Dopo il Bhutan Roberto ha raggiunto le calde strade sterrate del Myanmar, l’ex Birmania, terra affascinante travolta da immensi problemi politici e gestita da una ferrea dittatura militare, ma abitata da un popolo dall’incredibile dignità. Quindi altri 1.750 km lungo la “burma road”, per arrivare nell’area critica del Golden Triangle con le restrizioni militari ed il pericolo delle zone di confine.

A Natale il conta chilometri ha segnato 3.420 km (in appena 26 giorni) e la giornata è stata trascorsa da Roberto ad oltre 30 gradi – mentre in Italia imperversava il gelo – “appeso” su e giù per le pareti di montagne tailandesi e poi ospite di persone sconosciute in villaggi rurali, seduto in terra, mangiando riso con le mani… Un Natale difficile da dimenticare.

In questi giorni Roberto sta pedalando verso il Laos, una delle nazioni più povere del pianeta, colpita recentemente da un tifone potentissimo. Si tratta di un paese selvaggio dalle scarse comunicazioni via terra, dove le vie fluviali hanno la precedenza ed il fiume Mekong si presenta con tutta la sua irruenza.

Dopo altri 2.000 km arriverà in Cambogia, il paese del sorriso, terra di paradossi incredibili, passando dalle meraviglie di Angkor agli orrori dei khmer rossi, che uccisero quasi due milioni di persone. La Cambogia ha anche il triste primato di essere il paese più “esplosivo” al mondo, con le sue mine disseminate un po’ dappertutto lungo i suoi confini.

Il viaggio si concluderà a gennaio in Thailandia, sulla carta l’unica terra apparentemente priva di pericoli che già dal suo nome, “Terra-Libera”, fa presagire un po’ più di pace.

Per conoscere, vivere le emozioni dell’esploratore e salutarlo in diretta, è possibile visitare il forum all’interno del sito www.improntenatura.it, su cui verranno anche comunicate le date delle mostre di esposizione dei dipinti degli artisti tailandesi legati al progetto “Orientato”.

















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