«L’infortunio di cui è rimasto vittima il tecnico della Telecom dimostra che occorre estendere a tutte le lavorazioni in quota il protocollo anti cadute dall’alto applicato da anni nel settore ceramico e che ha dato buoni risultati in termini di prevenzione degli infortuni». Lo afferma Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro e della sicurezza per la segreteria provinciale della Cisl, ricordando che il tecnico Telecom è la nona persona deceduta quest’anno sui luoghi di lavoro a Modena e provincia. Coscia sottolinea che un infortunio mortale non accade mai per fatalità e invita la magistratura ad accertare e sanzionare tutte le responsabilità.
«Innanzitutto, in questo momento di immenso dolore, esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari del lavoratore deceduto. Nello stesso tempo, però – continua Coscia – vogliamo richiamare l’attenzione di tutte le associazioni datoriali, le istituzioni e gli organi di vigilanza affinché si metta in atto il massimo sforzo per realizzare concretamente le condizioni di totale sicurezza sul lavoro. Dobbiamo affermare la cultura della prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, perciò – conclude l’esponente della Cisl – ci aspettiamo risposte concrete da quanti hanno il dovere istituzionale e sociale di garantire il diritto di lavorare senza rischiare di morire».