Nel Consiglio comunale di ieri sera il Comune di San Cesario ha approvato il Bilancio di previsione 2010 e il piano triennale 2010-2012 per gli investimenti, riuscendo a rispettare la scadenza del 31 dicembre ed evitare l’esercizio provvisorio. In linea con la difficile situazione economica generale, il Comune di San Cesario sul Panaro cerca di perseguire una politica che riduce le spese e mantiene inalterati i servizi ai cittadini, cercando anche di aumentare gli investimenti e diminuire l’indebitamento.
Questi i dettagli della manovra economica che sarà pari a 7.862.000 euro:
Le entrate tributarie ammontano a 2.453.000 euro. Le entrate derivanti da contributi e trasferimenti da Stato e Regione saranno di 1.165.000 euro, contro 1.227.439 del 2009: il 5,08% in meno. Le entrate extratributarie si at-testano a 784.000 euro, contro gli 898.208 dello scorso anno: – 12,71%. Il totale delle entrate correnti sarà dunque pari a 4.402.000 euro, contro i 4.576.919 del 2008, con una flessione del 3,82%.
Per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione il Comune prevede di destinare a parte corrente nel 2010 120.000 euro, contro i 73.000 del 2009, restando ben al di sotto di quanto prevede la normativa.
Dalle sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada, il Comune di San Cesario prevede di incassare nel 2010 circa 75.000 euro, con un incremento di 5.000 euro rispetto al 2008, dovuto in gran parte al recupero dei crediti relativi agli anni precedenti.
Le spese correnti saranno pari a 4.410.000 euro, in calo rispetto al 2008 in cui furono di 4.544.554 euro; quelle in conto capitale saranno di 2.682.000 euro, le spese per rimborso di prestiti ammonteranno a 112.000 euro, quelle per servizi per conto di terzi a 658.000 euro, per un totale di 7.862.000 euro. In generale le spese correnti per l’anno 2010 sono previste in diminuzione del 2,9% in quasi tutte le voci di spesa, all’insegna di una politica di riduzione e contenimento dei costi.
Nonostante le difficoltà economiche generali, il Comune prevede di aumentare gli investimenti, dai 982.124 di quest’anno ai 2.682.000 euro del 2010, ferma restando la disponibilità delle entrate.
L’ente sta inoltre perseguendo l’obiettivo di ridurre il proprio indebitamento finanziando i nuovi investimenti senza far ricorso a nuovi mutui, con un effetto positivo anche sugli interessi passivi negli anni futuri. L’esposizione che era di 2.364.308 euro nel 2008 sarà nel 2010 di 2.146.943 euro e di 1.904.943 nel 2012.
Sul bilancio pesano ovviamente i mancati introiti relativi all’abolizione dell’imposta sulla prima casa (Ici): dopo i 77.000 euro in meno del 2008 e i 113.000 del 2009, previsti di uguale valore anche per il 2010.
Nonostante ciò, l’addizionale Irpef rimane ferma allo 0,3%, un valore tra i più bassi della Provincia di Modena. I redditi inferiori a 8.000 euro saranno esentati dal versamento.
«E’ un bilancio che non si può nemmeno più definire di sobrietà – commenta il sindaco Valerio Zanni – noi la sobrietà l’abbiamo già ampiamente perseguita negli anni scorsi: adesso siamo alla soglia di sopravvivenza, soprattutto per quanto riguarda l’erogazione di servizi come l’asilo nido d’infanzia, il trasporto scolastico e l’assistenza domiciliare per gli anziani e verso i portatori di handicap. Il taglio dei trasferimenti – prosegue il primo cittadino – in particolare la mancata restituzione dell’Ici prima casa, rappresenta per San Cesario una grave carenza di risorse. Continuiamo a mantenere i servizi sociali a buon livello perché siamo convinti che la coesione e l’integrazione sociale, la crescita culturale e scolastica, la sicurezza, la valorizzazione del volontariato, la salvaguardia delle giovani generazioni e dell’ambiente, siano elementi di cui la società non può fare a meno. Grazie anche al contributo della Regione, abbiamo messo a disposizione risorse aggiuntive o per intervenire nei confronti di chi ha perso il posto di lavoro o per chi è in cassa integrazione. Nel 2010 destineremo oltre 20.000 euro in più e saremo pronti ad intervenire se ce ne sarà ancora bisogno. Ma il Governo deve fare altrettanto. Infine – conclude Zanni – vanno allentati i vincoli del Patto di Stabilità per poter liberare risorse da destinare agli investimenti».
La manovra economica ha già ottenuto il parere positivo del collegio dei revisori dei conti.