Sosteniamo in pieno la richiesta dei sindacati inquilini modenesi al Prefetto affinché si decreti il blocco immediato degli sfratti in provincia di Modena. Il territorio modenese è al primo posto in Italia per sfratti per morosità, situazione destinata a peggiorare ulteriormente nel 2010 quando la crisi mostrerà tutta la sua violenza sulle famiglie che hanno perso il lavoro. Di fronte a tutto questo il blocco degli sfratti è indispensabile se non si vogliono cacciare centinaia di modenesi sulla strada.
Lo diciamo ormai da tempo, in un momento economico difficilissimo i provvedimenti anticrisi devono per forza occuparsi della casa perchè con migliaia di lavoratori in cassa integrazione con salari di circa 700? non si riesce a far fronte ad affitti che ti mangiano quasi per intero lo stipendio. Sono più di 30mila le persone in provincia di Modena in cassa integrazione o sottoposte a diverse forme di ammortizzatori sociali, con perdite di reddito pesantissime per chi ha un affitto da pagare.
Situazione drammatica che spinge sempre più modenesi che hanno perso prima il lavoro e poi la casa a rivolgersi a Porta Aperta o alla Misericordia per chiedere un posto letto.
Denunciamo la grave responsabilità della Provincia e dei Comuni modenesi, che su questo fronte non hanno messo in campo alcun intervento strutturale, seppur sollecitati ripetutamente da più parti. Sindaci e assessori sembrano sordi di fronte ad una richiesta d’aiuto che arriva da fasce di popolazione sempre più estesa, e non hanno nemmeno messo in campo i fondi di garanzia per gli affitti più volte richiesti dai sindacati.
È di qualche giorno fa la notizia che a Reggio Emilia è stato siglato un accordo, il primo in Italia, che blocca gli sfratti per 12 mesi alle famiglie colpite dalla crisi. Ci auguriamo gli amministratori modenesi possano prendere spunto dall’esperienza reggiana e sostenere la richiesta dei sindacati.
(Stefano Lugli, Segretario Federazione PRC Modena)