Il Sindaco di Bologna, Flavio Delbono, ha presentato oggi lo spazio espositivo della città all’Expo di Shanghai 2010 (1 maggio – 31 ottobre 2010), il progetto esecutivo consegnato agli Organizzatori cinesi.
E’ la prima volta, nella storia delle Esposizioni Universali, che le città sono protagoniste di un Expo: Bologna è stata invitata insieme ad altre 45 città di tutto il mondo come esempio di eccellenza nel campo delle pratiche urbane. Tra queste Venezia, Alessandria, Amburgo, Barcellona, Basilea-Ginevra-Zurigo, Dusseldorf, Hong Kong, Il Cairo, Liverpool, Londra, Madrid, Montreal, Osaka, Paris-Ile de France, San Francisco, San Paolo, Seoul, Vancouver.
I 406 metri quadrati, concessi gratuitamente alla città, saranno allestiti all’interno del padiglione B3-2 (finanziato dal Ministero dell’Ambiente italiano) nell’area “Urban Best Practice Area”.
Il progetto, del concept designer Antonio Mastrorocco in collaborazione con il Consorzio Creativo Library e Loop Creazioni Multimediali di Bologna, è stato pensato per offrire al visitatore un’esperienza coinvolgente e polisensoriale. Uno spazio appositamente concepito per mostrare le caratteristiche di Bologna in termini di tradizione e innovazione, a partire dalle bellezze architettoniche medievali fino alle eccellenze culturali e del sistema economico-produttivo.
Lo spazio si compone di sei aree tematiche: il portico, le vie, la torre, la porta, la bicicletta, la piazza. Un’area che, attraverso i suoi contenuti, rappresenterà in particolare i quattro temi su cui Bologna si è guadagnata la partecipazione: “cultura e creatività”, “innovazione tecnologica”, “diritti umani e inclusione sociale”, “trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali”.
Il portico. Questa struttura coperta, che simboleggia i portici bolognesi è costituita da 10 colonne retro-illuminate che riproducono vere colonne della città. Il soffitto alterna immagini fotografiche di elementi artistici e culturali di Bologna (storia, cultura, università…). All’esplorazione visiva si associa un corredo sonoro: istallazioni audio tra le colonne riproducono le atmosfere della città, fatte di voci, rumori, suoni e musiche.
Le vie. Il visitatore interagisce con una videoproiezione a pavimento, che mostra le tipiche strade medievali di Bologna: ad ogni passo le immagini cambiano aspetto trasformandosi in porfido, ciottoli, sanpietrini, coinvolgendo il visitatore in un viaggio virtuale tra le vie della città.
La torre. La torre medievale è il simbolo storico della città. E’ quindi una torre alta 7 metri ad erigersi nello stand come elemento di riconoscimento. Sulla facciata frontale sono montati schermi LCD che, come un grande video-wall, proiettano immagini delle facciate delle torri bolognesi, di edifici e altri particolari architettonici della città.
La porta. Altro elemento urbano legato alla dimensione storica della città, la porta rappresenta una soglia virtuale di passaggio tra due mondi, quello di Bologna e quello di Shanghai. Nello stand è collocato un maxischermo che proietterà video e immagini di vita quotidiana bolognese, dei mercati e delle piazze cittadine.
La bicicletta. Uno dei mezzi di trasporto più amato dai bolognesi. Cinque sono le biciclette posizionate ciascuna di fronte ad un monitor che proietta un video in soggettiva di un percorso tra le vie del centro di Bologna. Il video è interattivo e viene regolato dal movimento dei pedali da parte del visitatore che ha così la sensazione di muoversi. Pedalando, lo spettatore attiva il filmato, che avanza alla stessa velocità della pedalata, permettendo di “rallentare” o “accelerare” la visita del centro storico.
La piazza. Elemento urbanistico caratterizzante della cultura Italiana, in particolare di Bologna, è simbolo di apertura e accoglienza. Quest’area viene rappresentata nello stand da una mezza luna circolare su cui vengono proiettate immagini e video sulla città, sui luoghi-chiave e i suoi protagonisti.
E’ prevista infine un’area, denominata “Innovation District & Corner Shop” che presenterà al pubblico cinese, tramite 10 schermi LCD, le eccellenze economicoproduttive e le filiere del territorio. E’ dotata di una piattaforma rotante (con un diametro di quasi 5 metri) su cui “esporre” prodotti-simbolo del made in Bologna. Presso il Corner Shop sarà consentita la vendita di alcuni tipi di gadget (i regolamenti BIE/Expo escludono i prodotti freschi e gli insaccati). Nello stand saranno installati alcuni totem multimediali che invieranno via bluetooth informazioni su Bologna, sul sistema economico-produttivo locale, sull’offerta culturale, turistica, eno-gastronomica e, in generale, sulle eccellenze bolognesi.
Il Sindaco ha anche presentato Haibao, la mascotte cinese dell’Expo. Il suo nome significa “il tesoro del mare” ed è un tipico nome cinese porta fortuna. Il personaggio è stato creato dagli Organizzatori partendo dall’ideogramma cinese che significa “gente, persone”. La scelta è stata fatta per comunicare che i protagonisti dell’Expo 2010 dovranno essere le persone, in grado di creare, assieme, una società migliore per una vita migliore, così come recita il claim dell’Expo. Il suo colore, azzurro, rappresenta l’acqua, ricordando che Shanghai è una città costiera. Haibao è stato scelto dagli organizzatori tra le oltre 26.500 proposte, provenienti da tutto il mondo, presentate al concorso di idee indetto per l’occasione. Il suo sorriso esprime un caloroso “welcome” all’Expo di Shanghai del 2010.