La famiglia, i suoi rituali e le sue tradizioni, i suoi nuovi modelli post-moderni (monoparentali e frutto di matrimoni misti) sono il fondamento di una identità europea comune. La condivisione dello stesso cibo, in famiglia, in occasione di determinati avvenimenti sociali, nella quotidianità, introduce le persone nella stessa comunità, le rende membri della stessa cultura, le mette in comunicazione. Attualmente il cibo è uno dei display più importanti per delimitare barriere ideologiche, etniche, politiche, sociali, o al contrario uno dei mezzi più utilizzati per conoscere le culture “altre”, per mescolare le civiltà, per tentare la via dell’interculturalismo. Si potrebbe dire che il dialogo culturale inizia al tavolo da pranzo.
Al tema della famiglia europea analizzata attraverso i rituali legati al cibo e alla sua convivialità in Italia e in particolare a Reggio Emilia è dedicato il lavoro del fotografo francese Alain Willaume – vincitore nel ’79 del Premio Kodak’s Critic’s e nel 2003 oggetto ai Rencontres d’Arles nel 2003 di una importante retrospettiva – che sarà sviluppato per circa due mesi nella nostra città, nell’ambito del progetto di committenza pubblica intitolato SETSE – Seeing European Culture Through a Stranger’s Eyes, finanziato per 200.000 euro che sono stati erogati come contributo dalla Commissione Europea nell’ambito del bando 23/2007 del Programma Cultura 2007-2013. Il progetto europeo intende indagare tramite il cibo le differenze e le similitudini tra i vari paesi europei e stimolare il dialogo interculturale attraverso il mezzo comune della fotografia, con lo scopo di favorire l’integrazione e di contribuire ad identificare una comune cultura europea.
Nel mondo contemporaneo le pressioni economiche, sociali e religiose spingono le società verso una globalizzazione che contraddice la storia e le diverse identità nazionali. La cultura può diventare strumento di mediazione, di comprensione e assumere un ruolo fondamentale nel futuro delle nostre comunità. Il linguaggio visivo, soprattutto quello della fotografia, costituisce uno dei mezzi più adatti a comunicare in quanto si configura come una lingua franca nel mondo moderno.
Il progetto SETSE della durata di due anni coinvolge otto nazioni europee – Italia, Francia, Finlandia, Ungheria, Polonia, Grecia, Spagna e Slovacchia – nella produzione di una ricerca fotografica sul tema “La famiglia e il cibo in Europa”. Il Comune di Reggio Emilia – Servizio Istituzioni Culturali svolge il ruolo di titolare e coordinatore del progetto in collaborazione con la Fototeca della Biblioteca Panizzi nei confronti degli altri partners, rappresentati da Universidad Politecnica de Valencia (Spagna); University of Jyvaskÿla (Finlandia); Academy of Fine Arts in Poznan (Polonia); mentre i partner associati sono Les Rencontres d’Arles (Francia); Hungarian National Museum, Budapest (Ungheria); Hellenic Centre For Photoghraphy, Atene (Grecia); DOM Photography (Slovacchia). Reggio nel Mondo srl, Mondinsieme e Reggio Children sono gli enti locali che collaborano al progetto per la residenza del fotografo francese.
SETSE prevede che ogni partner ed ogni partner associato propongano una rosa di nomi tra cui scegliere un fotografo che sarà ospitato dalla nazione associata per due mesi durante i quali l’artista svilupperà un progetto inerente le famiglie e la tradizione culinaria regionale.
Ciascun paese ha seguito differenti procedure di selezione del fotografo della propria nazione da proporre al partner associato, il quale a sua volta ha proceduto alla sua selezione seguendo criteri di merito e pertinenza artistica dell’autore. L’Italia e associata alla Francia.
Alain Willaume è stato prescelto da Elio Grazioli, critico e curatore di ‘Fotografia Europea’, tra i tre artisti indicati dal direttore dei prestigiosissimi Rencontres d’Arles François Hébel, per la realizzazione della ricerca fotografica in Italia.
Il progetto europeo prevede anche altre attività; otto commissioni fotografiche con artisti dei Paesi coinvolti; la mostra fotografica conclusiva a Reggio Emilia in occasione di Fotografia Europea, la realizzazione del catalogo, l’organizzazione di cinque seminari organizzati dai paesi coinvolti e di una conferenza finale europea sui temi trattati e sull’esperienza realizzata in occasione di Fotografia Europea 2010.
Alain Willaume è già a Reggio Emilia alla ricerca di soggetti per il suo progetto che ha voluto intitolare “Synopsis”. Egli è ospite dello Spazio Gerra e resterà in città per alcuni giorni per poi tornare dal 4 al 16 gennaio 2010 con l’intento di ritrarre il momento del pasto di famiglie provenienti da ceti sociali, origini geografiche e età diverse. Willaume esamina la “cerimonia” del pasto, un pasto comune, quotidiano come un pretesto per studiare l’intimità delle persone e gli oggetti di cui si circondano, con un’attenzione particolare alla quotidianità. L’artista intende sviluppare la sua ricerca fotografica raccogliendo anche fotografie personali tratte dagli album di famiglia, per creare una sorta di archivio di immagini che elaborerà insieme alle fotografie che scatterà personalmente.
Il lavoro sarà esposto in una mostra personale ospitata nell’ambito di ‘Fotografia Europea 2010’ in programma dal 7 maggio al 13 giugno 2010.
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Chi fosse interessato ad accogliere nella sua casa Alain Willaume per essere fotografato mentre consuma un pasto abituale è pregato di contattare Roberta Conforti o Maria Montanari al numero di telefono 0522 456635 oppure via mail roberta.conforti@municipio.re.it, maria.montanari@municipio.re.it.