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Innova Day: in vetrina a Modena 67 imprese hi-tech

innovadayDall’azienda che individua molecole innovative per sconfiggere le malattie infiammatorie e i tumori della pelle all’idea dell’ex responsabile dei motori Ferrari di sperimentarne le novità anche sugli aerei, passando per gli esperimenti quasi in assenza di gravità realizzati a Modena per l’Agenzia Spaziale Europea. Sono solo alcuni dei casi messi in campo dalle 67 neonate imprese hi-tech che hanno partecipato oggi a Innova Day, la manifestazione organizzata nel Campus di Ingegneria da Democenter-Sipe e Università di Modena per permettere a giovani imprese e ricercatori di incontrare finanziatori e possibili clienti.

“Con l’evento di oggi – ha commentato Alberto Mantovani, presidente del centro per l’innovazione – Democenter è riuscito a mettere insieme chi a Modena fa qualcosa per la creazione di nuove impresa, dall’Università alla Provincia, dal Comune alla Camera di commercio. Le start-up e gli aspiranti imprenditori hanno presentato idee e prodotti dal carattere fortemente innovativo che facilmente incontreranno il favore di partner e clienti, nell’ottica di una crescita reciproca, sia in ambito economico che qualitativo”. Nel corso della giornata si sono svolti, infatti, molti incontri con business angels, fondi di seed e venture capital e investitori non istituzionali.

“In questa occasione – ha spiegato il direttore di Democenter Enzo Madrigali – abbiamo presentato anche i nostri servizi a sostegno delle imprese hi-tech: verifica nelle principali banche dati dell’originalità dell’idea/prodotto e affiancamento dell’impresa nella definizione di una strategia di valorizzazione della proprietà intellettuale; definizione del posizionamento del prodotto rispetto ai concorrenti; ricerca di competenze tecnologiche specialistiche necessarie a sviluppare al meglio l’idea progettuale; elaborazione di un business plan per la fase di sviluppo tecnologico, messa in produzione e diffusione commerciale del prodotto”.

I settori in vetrina vanno dalle biotecnologie all’ICT, dall’aerospaziale all’ambiente. Tra i casi presentati quello di Pincell, spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il cui team si occupa di ricerca e sviluppo di molecole per curare le malattie infettive e tumorali della pelle, dalla fase pre-clinica fino a quella di sperimentazione. Si resta nel settore delle biotecnologie con Tydockpharma, una chemo-biotech company, la cui ricerca si concentra su nuovi composti bioattivi da utilizzarsi nella cura di patologie infettive come tubercolosi e ulcera gastrica. JDentalCare invece progetta, produce e commercializza impianti dentali e strumenti chirurgici dentali al titanio, altamente innovativi. A testimoniarlo sono i brevetti JDShape e JDTorque e le collaborazioni con Istituti di Ricerca internazionali e con importanti università italiane.

Si passa al settore dell’ICT con Vision-E, progetto che si propone di fornire consulenze specialistiche di ricerca e sviluppo nel campo della visione artificiale. Lo spin-off modenese è impegnato nel campo della sicurezza con soluzioni mobili, per il monitoraggio remoto tramite smartphone di telecamere e soluzioni di controllo accessi, tramite il riconoscimento della targa degli autoveicoli. Si chiama, invece, Lilith Enterprise il prodotto della Hicare Research, società italiana di business intelligence che opera con clienti del calibro di Ferrero, Levi’s e Tnt. È un software per il supporto decisionale, che consente di analizzare i dati ridondanti provenienti dal sistema gestionale in uso in azienda. Rimane nell’ambito dell’ICT il servizio offerto da Cryptolab, che è in grado di criptare e mettere in sicurezza dati tramite l’utilizzo di algoritmi di propria invenzione.

Di tuttaltro si occupa Highftech Engineering, che opera nel settore aerospaziale sviluppando apparecchi per esperimenti in microgravità sulla stazione spaziale ISS. La proposta che arriva invece da Cavey Avioengine, progetto d’impresa di Noel Cavey, ex progettista e responsabile dello sviluppo del motore di Formula Uno di Ferrari Corse, è di trasferire la tecnologia dei motori diesel common rail con turbocompressore al settore aeronautico per dotare gli ultraleggeri di un motore meno inquinante, meno rumoroso e dalle performance assicurate.

















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