Il Mic è la scuola di alta formazione per giovani dirigenti cooperativi promossa da Legacoop Reggio Emilia e Legacoop Modena e coordinata da Qua.dir. Normalmente i docenti sono professori di economia, scienze politiche, comunicazione, diritto, provenienti da alcune delle principali università italiane. Ieri gli allievi del Mic hanno avuto un docente del tutto eccezionale: la lezione sul tema “Il talento, la tecnica, il team”, è stata infatti svolta a Reggio Emilia da Massimo Bottura, uno dei più grandi chef del mondo.Infatti la sua “Osteria Francescana” di Modena, secondo la Guida Espresso 2010, è il miglior ristorante italiano a pari merito con “Le Calandre” di Massimiliano Alajmo di Rubàno (Padova) e con il “Vissani” di Gianfranco Vissani di Baschi (Terni). Secondo la prestigiosa “S.Pellegrino Awards” la “Francescana” però si piazza al 13° posto assoluto al mondo, primo degli Italiani, nella classifica guidata da “El Bulli” del catalano Ferran Adrià, di cui Bottura (ma tra i suoi maestri ci sono anche i francesi Alain Ducasse e Georges Cogny) è stato allievo.
Ma al di là della indubbia fama di Bottura, quello che ha colpito gli allievi del Mic (e il presidente di Legacoop Ildo Cigarini, presente alla lezione) è stata la straordinaria competenza del docente, la sua grande capacità comunicativa, la passione che mette nel suo lavoro, e la capacità di coniugare attraverso l’arte gastronomica la tradizione con l’innovazione. “Per regalare delle emozioni al palato – ha detto Bottura – io uso il massimo dell’innovazione ma rimanendo profondamente legato al territorio”. La sua filosofia è quella di creare piatti innovativi utilizzando materie prime come il Parmigiano Reggiano, i ciccioli, la mortadella, un cotechino. La sua lezione è stata utilissima, anche per chi tutti i giorni lavora in azienda. “Non si può smettere di creare – ha spiegato Bottura – e anche se tutti i giorni dobbiamo lavorare con i piedi per terra non ci dobbiamo perdere nella quotidianità”. Lo chef modenese ha poi spiegato l’indirizzo che sta dando attualmente alla sua ricerca gastronomica, “L’apertura verso tutte le persone e le culture – ha detto Bottura – può portare a nuovi stimoli.” La miscela di culture, l’influenza delle migrazioni, può dare anche in gastronomia la possibilità di nuove percezioni e di conoscere nuovi mondi. Su questi temi, molto vicini alla sensibilità del mondo cooperativo, si è poi sviluppata una interessante discussione nel corso della quale è stata presentata al grande chef l’esperienza di Boorea.
Altro tema affrontato da Bottura è stato quello del lavoro in team, che si esalta anche nella cucina di uno dei più importanti ristoranti del mondo.
E’ stata indubbiamente, quella di Bottura, una grande lezione, che ha afferrato per due ore l’attenzione del Mic, dando stimoli di grandissima utilità anche a chi lavora quotidianamente nelle cooperative in settori come quelli della produzione, dell’amministrazione, della progettazione, della vendita. La creatività, il lavoro di squadra, la capacità di fare sistema, il radicamento sul territorio e l’apertura a nuove culture sono elementi fondamentali della cooperazione: è per questo che stato scelto un docente d’eccezione come Massimo Bottura.