Un’imprenditrice cinese 41enne, residente a Reggio Emilia, è stata arrestata dai carabinieri reggiani con l’accusa di favoreggiamento della permanenza di stranieri in condizione di illegalità aggravato e sfruttamento.
Il blitz dei militari e del personale dell’Inps e del’Inail è avvenuto ieri sera in un laboratorio di via Bulgarelli a Reggio Emilia. Il laboratorio è composto da un capannone fatiscente suddiviso in due grandi stanze di lavoro, collegato a un’abitazione dalla quale vi si accede direttamente.
Al momento dell’irruzione c’erano 12 operai cinesi di cui sei clandestini. Tutti dormivano nella palazzina attigua al capannone. In particolare nel seminterrato alloggiavano i clandestini mentre al primo piano i regolari. I sei clandestini hanno poi spiegato che erano costretti a lavorare dalle 4 alle 8 ore consecutive ininterrottamente sette giorni su sette senza percepire alcun compenso. L’imprenditrice è stata arrestata mentre il capannone adibito a stireria e’ stato sequestrato.