“Il sindaco di Sassuolo Luca Caselli continua con la logica di affermazioni e proclami provocatori. Non è merito suo se si realizzerà l’Unione dei Comuni con l’allargamento anche ai quattro Comuni della montagna. Formigine, Fiorano Modenese e Maranello già da tempo hanno incaricato l’Anci per uno studio di fattibilità sul percorso di Unione. Pertanto il merito è di tutti, partendo dagli impegni di elaborazione già assunti da parte dei dirigenti e dai servizi già convenzionati e in essere. E non va dimenticato che in questo periodo di crisi e di difficoltà, è indispensabile riuscire a razionalizzare le spese e incrementare le sinergie a vantaggio dei nostri cittadini”.
“Per quanto riguarda l’Associazione dei Comuni del Distretto ceramico, è da più di due mesi che chiediamo al sindaco Caselli, presidente pro tempore, di convocarci per discutere delle convenzioni in scadenza. Occorre rinnovare queste convenzioni, mantenere e pianificare servizi comuni per cinque anni, e non di anno in anno, senza tentennamenti.
Lo abbiamo già detto, senza però scendere sul piano delle affermazioni offensive del sindaco di Sassuolo. Il tema non è politico, ma è relativo al buon governo: servizi come la Polizia Municipale, peraltro tra pochi giorni senza comandante, richiedono programmazione e non possono essere ridiscussi ogni anno. Non fare questo significa danneggiare i nostri cittadini e in questo momento di crisi occorrono decisioni precise.
Noi sindaci di Formigine, Fiorano Modenese e Maranello, confermiamo anche oggi la volontà e la necessità di continuare a lavorare insieme per ottenere l’ottimizzazione delle risorse e la qualità dei servizi, partendo dal programma che avevamo elaborato prima delle ultime elezioni. Pertanto, presenteremo ai nostri Consigli comunali il rinnovo delle convenzioni (Polizia Municipale, sistemi informativi, pubbliche affissioni, sistema turistico territoriale) per il bene dei nostri cittadini. Ribadiamo infine che siamo sempre disponibili a costruire percorsi unitari con chi crede al nostro progetto sui servizi in comune.
Chi è che vuole e lavora per la Unione non a parole, ma con i fatti? Ancora una volta sono i sindaci responsabili delle proprie amministrazioni, e non i proclami e le provocazioni polemiche e inconcludenti, a definire il percorso per una Unione in grado di fronteggiare i veri e gravi problemi del nostro territorio”.