“Quello dell’attività lavorativa degli stranieri è un dato che non viene censito in Anagrafe. Il consigliere Celloni interroga la Giunta su argomenti che non attengono alle competenze del Comune: gli avviamenti al lavoro, la gestione delle liste di collocamento ecc, sono di competenza del Centro per l’Impiego della Provincia di Modena, così come la stipula del contratto di soggiorno è dello Sportello Unico, presso la Prefettura”.E’ la risposta in Consiglio comunale dell’assessore agli Affari generali del Comune di Modena Simona Arletti all’interrogazione del consigliere del Pdl Sergio Celloni “Censimento per stabilire il numero dei cittadini stranieri con regolare contratto di lavoro”. Il consigliere chiedeva di arrivare “quanto prima ad un censimento al fine di stabilire quanti sono i cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, attività e relativa abitazione”.
Per Celloni il censimento dovrebbe essere fatto in modo da coprire e monitorare tutto il territorio, tramite una comunicazione da parte delle aziende alla Camera del lavoro ad un sportello telematico, che riporti il numero dei dipendenti stranieri, la rispettiva qualifica, la retribuzione, lo stato civile e il contratto di lavoro”. Il consigliere ha sottolineato, poi, che “il controllo dal punto di vista del lavoro nero è molto importante, non deve gravare sulle imprese, ma ci deve essere una maggior verifica del rispetto di queste persone, che accetterebbero qualsiasi condizione per lavorare”.
L’assessore nella sua risposta ha aggiunto che “al 31 ottobre 2009 i cittadini stranieri (extracomunitari) residenti in città erano 20 mila 609 pari all’11,26% della popolazione residente. Negli ultimi 5 anni c’è stato pertanto un incremento della popolazione straniera del 24,97%. I cittadini stranieri che si iscrivono nel registro della popolazione residente sono necessariamente regolari, ma non sussiste l’obbligo per lo straniero con regolare titolo di soggiorno di iscriversi in Anagrafe”.
L’assessore ha spiegato che lo straniero iscritto ha l’obbligo di comunicare l’aggiornamento del suo titolo di soggiorno “altrimenti l’Anagrafe, seguendo le procedure e i tempi di legge, procede alla sua cancellazione, dandone contestualmente comunicazione alla Questura, che sulla base di una convenzione può procedere al controllo. Inoltre, sul territorio cittadino possono lavorare anche persone che risiedono in Provincia. E’ quindi anche difficile far coincidere i dati dei residenti con i dati di chi è assunto dalle imprese presenti a Modena”.
Il consigliere Celloni nella sua replica ha sottolineato: “La mia non è una confusione di competenze, voleva essere una sollecitazione al Comune ad essere più propositivo. Dove vanno queste persone per lavorare? C’è una sorta di caporalato. Un Comune che vuole essere attento al problema dell’integrazione non va a capire la realtà alla base? E’ chiaro che non è competenza del Comune, ma se si va in giro si trovano delle situazioni gravi e non è difficile fare un censimento degli immigrati, sono persone fisiche”.