Il rapporto Civicum 2008 sui bilanci di 21 grandi Comuni italiani, elaborato e pubblicato in questi giorni dal Politecnico di Milano, colloca la ‘macchina comunale’ di Reggio in posizioni di eccellenza, tra le più virtuose.
Rilevante la tipologia di voci analizzate e raffrontate fra realtà come Firenze, Bolzano, Catanzaro, Bari, Torino, Bologna, Perugia, Venezia, Milano, Pescara, Genova, Cagliari, La Spezia, Modena, Potenzia, Napoli, Trieste, Napoli, Palermo, Ancona e Reggio appunto. Sotto la lente, ad esempio, spese efficienza della struttura amministrativa, tempi di pagamento dei fornitori, reperimento delle risorse, entrate tributarie.
Riguardo alle entrate tributarie (Ici, Irpef, Tassa smaltimento rifiuti urbani), il Comune di Reggio si colloca a metà classifica nel 2008 con 450 euro per abitante (in vetta alla classifica Bologna con 601; in coda Catanzaro con 285).
Se si considerano invece le entrate extra tributarie (contravvenzioni, pagamento dei servizi, dividendi delle società partecipate, proventi dai beni patrimoniali), il Comune di Reggio si colloca al di sotto della media e in particolare al quart’ultimo posto nella classifica di Civicum, con 185 euro procapite (la media delle città analizzate è di contro Venezia che fa registrare 1.107 euro includendo anche le entrate dal Casinò, Firenze a 515 seconda classificata; ultima classificata fra le città sotto la media è Palermo con 108 euro procapite). La classifica evidenzia dunque come i reggiani siano tra i meno ‘tartassati’ da multe e tariffe per erogazione di servizi comunali: questo è segno di efficienza della macchina amministrativa, indice di un valido utilizzo delle risorse umane e finanziarie, in presenza di una rete di servizi diffusa e diversificata per rispondere ai bisogni della comunità.
Civicum ha poi analizzato i trasferimenti correnti e in conto capitale ai Comuni: Reggio risulta ‘Cenerentola’, al penultimo posto con un totale di 408 euro procapite.
Dato positivo anche quello relativo alla spesa corrente e in conto capitale: il Comune di Reggio, con 1.143 euro procapite, è sotto la media (1.641 euro) e in terz’ultima posizione. Un altro indice di efficienza, considerati il livello qualitativo e la quantità di servizi erogati ai cittadini, spesso indicati come eccellenze a livello nazionale e non solo. Riguardo agli investimenti, per infrastrutture, ambiente, cultura e istruzione Reggio si colloca nella parte alta, se non ai vertici, delle rispettive classifiche. Positiva l’evoluzione del debito: terz’ultima posizione, sotto la media, con 1.207 euro procapite.
Infine, sul punto dell’auto-amministrazione, cioè quanto si spende per far funzionare i Comuni, Reggio affronta spese sotto la media, impiegando il 25 per cento delle risorse. Da un confronto con altre realtà, emerge nello studio di Civicum Reggio potrebbe risparmiare 14 milioni. In tal caso, va evidenziato che il Comune reggiano si colloca nelle ultime posizioni – quindi tra i più virtuosi – e che, a differenza di altri Comuni, molte delle spese per il funzionamento della macchina non sono riportate come unico centro di costo e non assorbite nelle spese dei singoli Servizi.
Un quadro dunque positivo, nel complesso e in relazione ai singoli temi analizzati, che induce l’Amministrazione comunale a proseguire in politiche e azioni di innovazione verso la comunità e verso la struttura amministrativa.
(Mauro Bonaretti, Direttore generale del Comune di Reggio Emilia)