A Casalecchio di Reno sarebbe avvenuto un “discutibile caso di esumazione di resti senza preavvisare i parenti diretti”, residenti nella vicina Imola, che, tempo addietro, “avevano comunque lasciato riferimenti e modalità per essere contattatati in modo da poter provvedere ad una traslazione già programmata in un altro loculo di famiglia”.
Ne dà notizia in un’interrogazione il consigliere regionale Gianni Varani (fi-pdl), evidenziando che l’esumazione, che avrebbe comportato il trasferimento dei resti destinati all’ossario in un sacco, sarebbe avvenuta in agosto, mentre i parenti avrebbero scoperto “casualmente” la scomparsa della tomba solo a novembre.
Nonostante l’episodio sia stato al centro della cronaca locale, pare che l’Amministrazione comunale non abbia ancora ritenuto di contattare la famiglia per dare risposte, “trincerandosi – sottolinea il consigliere – dietro supposte procedure e norme”.
Varani interroga quindi la Giunta regionale per sapere se l’amministrazione locale abbia fatto quanto necessario per contattare la famiglia, a chi sia da ascrivere la responsabilità di questi casi, se non ritenga che si tratti di un “inaccettabile episodio di malaburocrazia e di grave mancanza di attenzione” e come si possa rimediare con urgenza a questa situazione, a cominciare dalla restituzione dei resti con certificazione della loro identità.