La comunità reggiana può contare su 120 nuovi volontari di protezione civile. Con l’E-DAY – esercitazione promossa dal Coordinamento provinciale delle organizzazioni di volontariato per la Protezione civile d’intesa con la Provincia di Reggio – si sono infatti conclusi i primi tre corsi-base organizzati dalla Scuola di formazione permanente di Protezione civile istituita dalla Provincia nella primavera scorsa. I volontari delle associazioni che hanno superato i corsi di formazione sono stati chiamati ad affrontare scenari di evento su rischio sismico, idrogeologico e incendi boschivi durante l’esercitazione che si è svolta nel nuovo Polo logistico della Protezione civile allestito nell’ex cantiere 25 della Tav a Villa Cella.
L’Emergency Day, che ha mobilitato ben 260 volontari reggiani e ha confermato l’altissimo livello raggiunto dal sistema di protezione civile reggiano, ha fornito questa mattina il contesto ideale per illustrare l’attività della Scuola di formazione permanente di Protezione civile e presentare il Polo logistico in via Cella all’Oldo, attrezzato tra l’altro per ospitare, in caso di emergenza, un centinaio di sfollati.
A guidare i giornalisti nel Campo di Cella, mentre i nuovi volontari si cimentavano con motopompe, barelle, apparecchi radio o riempivano sacchetti per rinforzare argini, il presidente del Coordinamento delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile Giorgio Ballarini e la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, accompagnata dal collaboratore Luciano Gobbi e dalla responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti.
“La Provincia di Reggio sta da tempo investendo per rispondere sempre meglio alle tante richieste di sicurezza che il territorio e le persone che lo vivono esprimono e la protezione civile rappresenta certamente uno dei nostri principali, ma non l’unico, settori di intervento”, ha sottolineato la presidente Sonia Masini. “Le emergenze che siamo stati chiamati ad affrontare direttamente, ma anche l’encomiabile aiuto che i nostri volontari hanno fornito in Abruzzo, dimostrano l’altissimo livello di efficienza raggiunto dal sistema reggiano di Protezione civile, ma sappiamo benissimo che, su questo fronte, è indispensabile tenere alta la guardia – ha aggiunto la presidente della Provincia – Per questo, nella scorsa primavera, abbiamo istituito una Scuola di formazione permanente di protezione civile sulla base delle linee-guida fissate dalla Regione Emilia-Romagna, a sua volta punto di riferimento nazionale in questo campo, così da garantire, pur in un’ottica di volontariato, la massima professionalità a queste magnifiche persone che sacrificano il proprio tempo per aiutare gli altri”.
La rete del volontariato di Protezione civile, dunque, cresce, in quantità ed anche in qualità. “Sono oltre 1.600 i volontari reggiani che, attraverso 34 associazioni, proteggono la nostra comunità e, come anche l’intensa attività di quest’anno ha confermato, sono in grado di fornire un aiuto prezioso e qualificato in ogni parte d’Italia”, ha detto Giorgio Ballarini, ricordando come “sia in Abruzzo sia nei luoghi colpiti da inondazioni e frane, le popolazioni colpite hanno avuto parole di grande approvazione per il nostro operato”.
A garantire una sempre maggiore qualità, provvede dalla scorsa primavera anche la Scuola di formazione permanente istituita dalla Provincia di Reggio – prima in regione – con la collaborazione della Cremeria di Cavriago. “Già quattro quelli realizzati finora – spiega Luciano Gobbi – Tre di base per un centinaio di volontari, iniziati a ottobre a Castelnovo Monti, Guastalla e Reggio con oltre quaranta ore di lezione, più un corso per una ventina di capi-squadra che si è tenuto alla Cremeria di Cavriago. Dal prossimo anno tutti coloro che intenderanno diventare volontari di protezione civile dovranno frequentare la Scuola, che intende proporre momenti formativi anche per tecnici e amministratori pubblici e collaborare attivamente con il mondo scolastico”.
Oggi, a conclusione dei corsi, con il primo E-DAY i nuovi volontari sono stati chiamati a mettere in pratica quanto appreso. “Una giornata di esercitazione per imparare a usare strumenti e mezzi come motoseghe e pompe idrauliche; a orientarsi sul territorio con l’uso delle carte topografiche, delle bussole e dei GPS per un’eventuale ricerca persone disperse; ad adottare gli accorgimenti per individuare e spegnere gli incendi e ad intervenire, se necessario, adottando anche i principi di un corretto pronto soccorso”, spiega la responsabile dell’Unità operativa di Protezione civile della Provincia, Federica Manenti.
Teatro dell’E-DAY il nuovo Polo logistico della Protezione civile allestito all’ex cantiere 25 della Tav, in via Cella all’Oldo, dove grazie anche alla attività delle associazioni di volontari, in particolare gli Alpini, sono state mantenute in buona efficienza le strutture lasciate libere dagli operai. “Il Polo logistico di Villa Cella, al quale si affianca il Centro Unificato Provinciale recentemente inaugurato in via Del Chionso, ospita i container con tutto il materiale necessario a montare tendopoli e le apparecchiature di soccorso, una sala-mensa, una sala-riunioni e gli uffici di varie associazioni, ma è anche in grado di garantire 100 posti letto in prefabbricati per fronteggiare eventuali emergenze”, afferma Giorgio Ballarini.