Gli eventi di oggi sui giornali ci fanno preoccupare sinceramente: due persone anziane insieme alla persona che le assiste, malmenate e imprigionate nella loro casa, per prendere quei pochi soldi e valori che si trovano in una casa.
C’è un’emergenza sicurezza a Modena, che nessuno può negare: e ci sono elementi che sono stati troppo sottovalutati. E’ sintomatico che dopo le roboanti dichiarazioni sui progetti di riqualificazione dell’assessore Sitta, la questione illuminazione delle strade, quelle della città, per il Comune, quelle delle strade provinciali, per la Provincia, sia così sottovalutata.
Vivere in zone illuminate, è un deterrente. Ma se persino il centro storico ha intere aree che sono quasi al buio cosa si può pretendere?
E poi forse, come il Questore ha avviato un accordo con le polizia private, così dovrebbero gli enti locali agevolare la difesa dei propri beni da parte dei privati. Magari con un fondo per incentivare l’acquisto di sistemi d’antifurto almeno per chi vive solo, o in aree isolate, o in case singole, o se si tratta di cittadini anziani.
Insomma, non ci si può accontentare di dire: chi ruba in questo modo poi è sempre stato preso. Perchè nel frattempo ha colpito altrove, e spaventato persone. Bisogna agire sulla deterrenza, usando tutti i mezzi che il Governo ha messo a disposizione degli enti locali (vedi le ronde, messe da parte con pregiudizio ideologico, forse troppo presto)
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)
