Oggi, 25 novembre, è la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty international ricordano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali in contrasto alla violenza alle donne.
I diritti delle donne sono diritti umani a tutti gli effetti e qualunque violazione di questi diritti è pertanto una violazione dei diritti umani.
La Presidente del gruppo PdCI all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna aderisce alla Campagna per l’eliminazione di tutte le forme di violenza sulle donne e lo farà impegnandosi affinché:
– si raggiunga il riconoscimento a livello internazionale, regionale e locale della violenza di genere come violazione dei diritti umani;
– si lavori per il rafforzamento delle attività a livello locale ed internazionale contro questo tipo di violenza;
– si costruiscano iniziative di solidarietà con le vittime di queste violenze in tutto il mondo; – si faccia pressione, a tutti i livelli, nei confronti dei governi perché siano adottati provvedimenti concreti per l’eliminazione di questo tipo di violenze;
– si indirizzino meglio e più puntualmente fondi regionali e nazionali a sostegno delle case e dei centri antiviolenza.
Ricordando la Giornata del 25 novembre, la consigliera regionale Donatella Bortolazzi, sottolinea che quest’anno è il trentesimo anniversario del CEDAW, la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women). Si tratta di un accordo internazionale, onnicomprensivo e legalmente vincolante sui diritti delle donne ed è stata prodotto dalle Nazioni Unite nel 1979. Comprende tutte le forme di discriminazione e promuove misure speciali per realizzare una società non discriminante. La convenzione CEDAW pone l’ineguaglianza e la discriminazione contro le donne all’interno del contesto relativo alla povertà, alla razza, alla salute e alla rappresentazione politica, comprende inoltre la discriminazione che avviene all’interno delle mura domestiche. La convenzione CEDAW afferma nel preambolo che: “…è necessario un cambiamento nei ruoli tradizionali sia degli uomini sia delle donne, nella società e nella famiglia, per ottenere una perfetta uguaglianza fra uomini e donne”.
Essendo consapevole che questi obiettivi sono ancora molto lontani da raggiungere, Donatella Bortolazzi si impegna a sottoscrivre e promuovere risoluzioni politiche tese a sostenere ogni tipo di iniziativa contro la violenza e le discriminazioni nei confronti delle donne. Per quanto riguarda la nostra Regione, va applicata al meglio la Legge regionale n.2 del 12 marzo 2003 che garantisce servizi ed interventi quali “case e centri antiviolenza”, finalizzati a fornire ascolto, sostegno e accoglienza a donne, anche con figli, minacciate o vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica e di costrizione economica. Va inoltre proseguito e adeguatamente sostenuto il Progetto “Oltre la strada”, per allargare la lotta alla tratta e alla riduzione in schiavitù di donne e ragazze, per la prevenzione sanitaria e per interventi di riduzione del danno nel campo della prostituzione. Per contrastare la violenza di genere, occorre lavorare sulla comunicazione con campagne regionali di informazione e sensibilizzazione contro i comportamenti aggressivi di genere.
In modo tale che il rispetto per le donne non debba essere garantito solo nella giornata del 25 novembre, ma ogni giorno…
(Il Presidente PdCI, Donatella Bortolazzi)
