“L’approvazione da parte della Giunta regionale delle “Direttive generali per la fissazione, da parte dei Comuni, dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande”, rappresenta un elemento di certezza importante per le imprese del settore e mette fine a un periodo di confusione normativa che ha creato diversi problemi sul territorio della Regione”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Confesercenti dell’Emilia-Romagna a commento della Deliberazione di Giunta adottata ieri dalla Regione Emilia-Romagna in materia di pubblici esercizi. “Dopo la sentenza del Consiglio di Stato della scorsa primavera – continua la nota – si era determinata una situazione di incertezza che aveva rese inefficaci le normative comunali in materia di programmazione e aveva spinto alcune amministrazioni ad adottare provvedimenti di liberalizzazione con conseguenti disagi per le imprese del settore. La situazione poteva addirittura peggiorare con il recepimento della Direttiva comunitaria in materia di liberalizzazione dei servizi (la cosiddetta Bolkestein che l’Italia deve adottare entro la fine del 2009 – numero 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006). Il provvedimento adottato dall’Emilia-Romagna, pur superando l’impostazione della pianificazione numerica, va nella direzione di perseguire obiettivi di promozione della concorrenza ma anche di utilità sociale da rendere al consumatore e all’intero sistema delle città. Viene riconosciuto che gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ricoprono un ruolo fondamentale per il mantenimento della vivibilità e della qualità delle relazioni per la loro funzione di aggregazione e socialità. Per questo motivo l’evoluzione del settore deve tener conto di adeguati elementi di valutazione circa le caratteristiche sociali, fisiche e funzionali del territorio. La Confesercenti regionale dell’Emilia-Romagna ha perseguito questi obiettivi nel confronto condotto con la Regione e, in presenza di normative fortemente orientate alla completa liberalizzazione di diversi settori, che spesso si sono rivelate come fonti di problemi più grossi dei benefici che introducevano, ha sostenuto una linea tendente a coniugare le esigenze del mercato e delle imprese del settore e del consumatore con quelle della valorizzazione del contesto urbano e della qualità della vita. Confesercenti si aspetta ora dalle Amministrazioni Comunali un comportamento applicativo coerente con questi principi e vigilerà, attraverso le proprie strutture territoriali, affinchè questo avvenga”.
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