Insoddisfatto per come ”l’Alma Mater prepara i nostri studenti”, ma nello stesso tempo consapevole che ”i giovani che arrivano all’università sono in condizione di semianalfabeti”. Ivano Dionigi, magnifico rettore dell’Ateneo di Bologna, intervenendo alla cerimonia per l’apertura del 225/o anno accedemico della Facoltà di Medicina Veterinaria non è stato affatto tenero con la sua università sul piano della formazione, ma nello stesso tempo ha strigliato anche il sistema di istruzione delle scuole.
La critica all’Ateneo e alla scuola arriva nel giorno in cui ‘Il Sole 24 Ore’, pubblicando i dati sugli indicatori di qualità del Ministero, colloca Bologna insieme alla Sapienza di Roma al vertice degli atenei. ”La formazione degli studenti sarà sempre di più il nostro biglietto da visita verso la società, le istituzioni e la famiglia – ha detto Dionigi – e qui c’è da essere insoddisfatti come ateneo.
Non mi faccio commuovere – ha osservato riferendosi ai dati del Sole – per come sforniamo i nostri laureati in tutte le discipline. Nè mi conforta essere meglio di altri atenei”. Ma subito dopo la critica alle scuole, con la considerazione che ”oggi ci arrivano dei giovani in condizioni di semianalfabeti”. Quindi un compito difficile quello delle università, messe peraltro in difficoltà dei tagli delle ultime finanziarie. Dionigi si è ”augurato che sia l’ultima finanziaria così severa”, altrimenti la prossima volta ”si va in ginocchio”.