Aiutare le famiglie facendo pagare meno tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. È lo slogan della manifestazione nazionale indetta dalla Cisl per venerdì prossimo 27 novembre. In tutte le province d’Italia, Modena compresa, si terrà una giornata di confronto pubblico “sugli obiettivi di crescita dei salari e delle pensioni, sviluppo del mezzogiorno e sull’urgenza della riforma fiscale.
«Per coloro che le tasse le pagano fino in fondo, in particolare lavoratori dipendenti e pensionati, il prelievo fiscale è un salasso non più sostenibile – afferma il segretario provinciale della Cisl, Francesco Falcone – Per questo chiediamo al governo di ridurre la tassazione sul lavoro promuovendo un nuovo patto fiscale con le parti sociali e le categorie professionali interessate».
La Cisl, tuttavia, non guarda solo a Roma e si rivolge anche ai sindaci modenesi, ai quali chiede di non aumentare imposte e tariffe nel 2010, anzi di ridurre il carico fiscale su cassintegrati, disoccupati di lunga durata, famiglie con il mutuo sulla casa. Il sindacato di Palazzo Europa parte dalla constatazione che i bilanci individuali e familiari di molti modenesi sono peggiorati a causa della crisi. «Gli amministratori locali devono avere il coraggio di ribaltare la tradizionale struttura dei bilanci comunali, non più adeguati a soddisfare bisogni molto diversi rispetto agli anni scorsi. I bilanci vanno ricomposti con criteri completamente nuovi e concertati con il sindacato. Oggi – spiega Falcone – bisogna dare priorità assoluta e risorse agli interventi che possono aiutare la ripresa economica, rilanciare i consumi, sostenere le famiglie in difficoltà, tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati. Comprendo le difficoltà delle giunte, ma si può iniziare tagliando le spese meno necessarie, come quelle per certi eventi pseudoculturali, per le operazioni di marketing e immagine degli enti, per le uscite anche di piccolo importo che si disperdono in mille rivoli nelle pieghe dei bilanci». Inoltre il segretario della Cisl sollecita una redistribuzione dei carichi fiscali secondo il principio “chi ha di più contribuisca di più”, affinché i bilanci comunali siano più equi senza pregiudicarne l’equilibrio.
«Non è più accettabile mettere le mani nelle tasche dei cittadini in modo indistinto – dice Falcone – Dobbiamo percorrere con decisione la strada maestra dell’equità, unica condizione per continuare a garantire opportunità e servizi ai lavoratori e pensionati in una logica di “bilancio di comunità”. Insomma, invito sindaci e assessori a preoccuparsi, ancor più di quanto abbiano fatto in passato, dei bisogni concreti delle famiglie, dei giovani, degli anziani e degli immigrati per costruire una società modenese coesa e solidale», conclude il segretario provinciale della Cisl.