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Dalle sneaker cinesi Osop alle Red Wing, impazza la scarpa-mania per l’inverno

Oggetto di culto per eccellenza, cosi’ come del resto lo e’ la borsa, alla quale le maison della moda affidano ormai il compito di diffondere il brand, quasi fossero un marchio esse stesse, la scarpa torna a far parlare prepotentemente di se’ nella stagione invernale appena iniziata. Ma ad impazzare non sono solo quelle rigorosamente da passerella e prevalentemente made in Italy. Il mood attinge a diverse epoche e si qualifica decisamente globale. Prova ne sono le Ospop, sinonimo delle sneaker, oggi le piu’ vendute al mondo, non foss’altro perche’ sono le classiche scarpe da lavoro usate in Cina e in Vietnam: che dai tempi della Grande marcia accomunavano il popolo dei contadini, degli operai e dei minatori cinesi. E sono da pochissimi mesi approdate anche in Italia.L’idea e’ di Ben Walter, giovane americano, che per vicissitudini di famiglia si trova a vivere in Cina da circa 7 anni, dove inizia ad innamorarsi la cultura cinese. Lo racconta all’Adnkronos il distributore italiano del marchio Giovanni Fameli, che ha conosciuto Walter e, dopo avere appreso lo spirito che anima le collezioni Ospop, ha deciso di importarle in Italia. ”Si tratta – spiega – di un progetto commerciale interessante e soprattutto un intelligente intervento su canvas e sulle suole. Oltre alla appetibilita’ del look e del logo, un ideogramma, ‘gong’, che in cinese significa lavoro”. Dopo avere visto su internet le scarpe, Fameli contatta Walter, si incontrano, e si decide di importare in Italia un prodotto rigorosamente made in China. Che ha gia’ trovato posizionamento nei negozi di gamma medio alta, come Sugar di Arezzo, o Docks Dora di Milano, pur mantenendo un prezzo assai contenuto al pubblico. Di circa 80 euro. Ma l’aspetto forse piu’ interessante dell’intero progetto, aggiunge Fameli, e’ l’aspetto sociale. Walter, infatti, devolve una percentuale sulle vendite a favore di un fondo speciale destinato a studenti poveri della provincia di Henan, la leggendaria terra del kung-fu. Giovani che, viceversa, non potrebbero frequentare l’Universita’- ”Mi piace – chiosa Fameli – che si finanzi la cultura, che significa anche futuro per quei giovani”.Insomma, dopo essere diventate oggetto di culto negli Usa, entrano a far parte della top list dei collezionisti di sneaker. Destinate evidentemente a chi ama il work style. Per la Primavera/Estate 2010, le Ospop sono presentate, oltre al ‘pine’ che e’ il colore storico, in altre varianti come il giallo, il rosso, il gesso, il nero, il blu, l’arancio e il tabacco. ”Tutti colori – fa notare Fameli – che si riferiscono direttamente al mondo della natura”. Queste scarpe, per l’uomo e per la donna, sono realizzate in un particolare canvas che le rende molto resistenti ma allo stesso tempo confortevoli da indossare. La suola presenta uno speciale grip che garantisce una maggior stabilita’ e l’intersuola dal design derivante dal mondo dell’atletica e delle competizioni offre un maggior confort ed un miglior supporto per l’arco del piede.S ono prodotte ancora a mano, nella vecchia fabbrica che si trova vicino all’antico tempio dei Monaci Shaolin, alle pendici delle montagne di Songhan. Percio’ Ospop, One Small Point of Pride, il cui significato e’ ‘un piccolo motivo d’orgoglio’, calza a pennello.

 

Altra scarpa destinata a diventare di culto, sono le Red Wing Shoes, che questa volta guardano all’America e ai suoi miti, come, in questo caso, un grande di Hollywood, Steve Mc Queen. Nasce, infatti, da un’intuizione di Fattore K, il distributore per l’Italia di Red Wing Shoes, l’idea di realizzare una speciale ‘Limited Edition’. L’ispirazione e il desiderio crescono vedendo alcune opere del celebre fotografo William Claxton che immortalavano Mc Queen a bordo di alcune delle sue 205 motociclette, con ai piedi le Red Wing dall’aspetto vissuto. Tre, i classici modelli della collezione Red Wing ( Engineer, 875 e 877 ) che vengono sottoposti, in Italia, ad uno speciale e lungo trattamento che dona a queste scarpe un particolare aspetto con un sapore unico e originale. Guardare queste calzature e’ come ammirare un oggetto, ricco di storie da raccontare, appena trovato nel baule scovato nella soffitta della casa di campagna dei nonni. Concepite per i palati fini degli estimatori della filosofia Red Wing, ne sono state prodotte solo 400 paia, anche per la complessita’ del trattamento utilizzato per ottenere questo prodotto. Queste particolari Limited Edition vengono racchiuse in una particolare confezione realizzata con il legno delle vecchie casse reperite nei magazzini di Red Wing Company in Minnesota; si vuole cosi’ rievocare il primo packaging della Red Wing Shoes Company. Ci saranno soltanto venti negozi nel mondo, di cui due in Italia che avranno la disponibilita’ di questo speciale prodotto. La Rugged Collection e’ l’inizio di un nuovo progetto Red Wing, che e’ quello di presentare particolari prodotti ispirati alla vecchia tradizione americana mantenendo inalterate le caratteristiche artigianali che ne hanno fatto di questo marchio, un’icona della storia a stelle e strisce Red Wing e’ distribuita in Italia da Fattore K Milano. Un occhio rivolto all’America anche in tema di anfibi, protagonisti dei piu’ importanti movimenti giovanili del passato, dai punk alla beat generation, e ora anche delle passerelle. Dr Martens, nome icona per questo genere di calzatura, ha realizzato per Comptoir des Cotonniers un modello esclusivo, che rivisita il il mitico AirWair 1460 8-eye boot, adattandolo al mood della collezione autunnale del brand francese. Il nuovo modello sara’ realizzato in un’inedita tonalita’ di grigio, utilizzando una pelle ‘Palatino’ morbida e lucida.

 

Da rimandi classici al mondo militare, si puo’ passare all’esatto opposto con ‘Kailia’, disegnate da Nancy Dong, originaria di Taiwan, che faranno molto parlare di se’.I riferimenti cambiano decisamente registro: rispetto dell’ambiente ‘Green Think’, animano questa giovane collezione. Si tratta di scarpe che Dong definisce ”etiche”, dal momento che massima e’ l’attenzione al luogo dove vengono prodotte e in quali condizioni. Generalmente si tratta di piccoli laboratori artigiani. Ma ci sono anche altre caratteristiche, ad esempio il fatto di essere ‘ecologiche’, poiche’ non vengono utilizzati materiali dannnosi per l’ambiente; e anche ‘vegane’, cioe’ realizzate con material prime non di origine animale. Un esempio e’ la calzatura per uomo, il classico ‘Chelsea Boot’ o ‘Beatles Boot’ reso famoso dal gruppo musicale, in cui la tomaia e’ in microfibra e l’interno e’ in cotone misto lino biologico con tintura vegetale”.

 

Fonte: Adnkronos
















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