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Andamento dell’influenza A H1N1 nell’area metropolitana bolognese

VaccinazioneStabili gli accesi al Pronto soccorso generale, in aumento quelli pediatrici. 23 ricoveri dall’inizio di ottobre, nessun caso grave. Prosegue la campagna vaccinale, potenziati guardia medica e servizi di informazione per i cittadini.

21.000 casi stimati, 334 accessi con sintomi influenzali in Pronto soccorso in una settimana (dal 2 all’8 novembre), 8.257 vaccinati, nessun caso grave. Questi i numeri che raccontano l’andamento, in crescita costante, della pandemia influenzale a Bologna nel corso della ultima settimana.

Anche a Bologna sono bambini e giovani i più colpiti dal virus: dei 602 accessi al PS con sintomi influenzali dall’inizio di ottobre (il 2,9% dei casi stimati), 224 (37,2%) sono di bambini di età inferiore a 6 anni, 185 (30,7%) di età compresa tra 7 e 17 anni, 193 (32%) al di sopra dei 18 anni. Dei 21.000 casi stimati, 2.000 (9,52%) hanno un’età compresa tra 0 e 4 anni, 10.300 (49%) tra 5 e 14 anni, 8.500 (40,5%) tra 15 e 64 anni, solo 200 (0,9%) al di sopra dei 64 anni. Quest’ultimo dato, atteso, si spiega con la possibile immunità acquisita in precedenza da questa fascia di popolazione e chiarisce la scelta di vaccinare i soggetti al di sotto dei 65 anni di età.

Per quanto riguarda le assenze nelle scuole, nella settimana dal 2 all’8 novembre hanno superato il 30% nei nidi e nelle scuole d’infanzia, e si attestano tra il 15% e il 18% nelle scuole elementari, medie e superiori.

Nessun problema è stato registrato, sin’ora, nei pronto soccorso, né è stato rilevato alcun impatto sui servizi del 118. L’influenza A H1N1 non ha inciso, sinora, sulle attività di PS generale, mentre è significativo l’incremento di accessi al PS pediatrico, con un aumento del 34% rispetto allo stesso periodo del 2008, in coerenza con l’andamento epidemiologico.

I ricoveri dall’inizio di ottobre sono stati 23, pari al 3,8% degli accessi in PS e allo 0,1% dei casi stimati. Per nessuno di essi è stato necessario il ricovero in terapia intensiva, né sono stati registrati decessi.

All’8 novembre erano 33.010 i vaccini distribuiti, 8.527 i cittadini vaccinati, 3.752 (44%) dei quali operatori sanitari, 1.620 (19%) bambini e adulti a rischio a causa di patologie croniche, 120 (1,4%) donne al 2 o 3° trimestre di gravidanza. La parte restante è composta da operatori dei servizi pubblici, personale della scuola, personale dei trasporti, donatori di sangue, vigili del fuoco, ecc. A questi numeri vanno aggiunti quelli relativi ai cittadini vaccinati dai medici di medicina generale, la cui quantificazione sarà disponibile in seguito perché la registrazione avviene in un momento successivo rispetto alla vaccinazione, e dai medici competenti di istituzioni pubbliche. Dal 26 ottobre l’Azienda USL ha ampliato l’attività degli ambulatori vaccinali, con un impegno complessivo e dedicato di 450 ore (sino all’8 novembre).

Nel corso della settimana dal 2 all’8 novembre, 131 cittadini hanno richiesto informazioni sulla influenza A H1N1 allo Sportello informativo telefonico della Azienda USL di Bologna (tel. 0516662742). Lo Sportello funziona anche come consulenza di secondo livello del numero verde regionale (800033033), potenziato dallo scorso fine settimana, e attivo sette giorni su sette, compreso il sabato e la domenica, dalle 8.30 alle 17.30. Altre 181 telefonate sono pervenute nelle giornate dal 9 all’11 novembre. I cittadini si rivolgono ai servizi di informazione telefonica prevalentemente per richiedere informazioni sul vaccino e sulle modalità di vaccinazione.

Ricordiamo che possono vaccinarsi, secondo le priorità stabilite dal Ministero della Salute:

 operatori sanitari e socio-sanitari. La vaccinazione è effettuata direttamente nei luoghi di lavoro;

 donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza. La vaccinazione è eseguita dai medici di medicina generale o presso i servizi dell’Azienda USL di Bologna;

 bambini e ragazzi da 6 mesi a 17 anni con patologie croniche o disturbi del sistema immunitario. La vaccinazione è eseguita prevalentemente dalle pediatrie di comunità degli ambulatori vaccinali dell’Azienda USL di Bologna. Gli interessati stanno già ricevendo direttamente a casa la lettera di invito contenente tutte le indicazioni utili;

 adulti di età compresa tra i 18 anni e i 64 anni con patologie croniche o disturbi del sistema immunitario. La vaccinazione è eseguita dai medici di medicina generale o presso gli ambulatori vaccinali dell’Azienda USL di Bologna. Gli interessati stanno già ricevendo direttamente a casa la lettera di invito contenente tutte le indicazioni utili;

 bambini che frequentano i nidi d’infanzia e minori ospitati in strutture residenziali. La vaccinazione viene effettuata dalle pediatrie di comunità della Azienda USL. Gli interessati stanno già ricevendo direttamente a casa la lettera di invito contenente tutte le indicazioni utili;

 operatori dei servizi essenziali. La vaccinazione è effettuata direttamente sul luogo di lavoro o presso gli ambulatori della Azienda USL, secondo gli accordi stipulati con i datori di lavoro.

Possono ottenere la vaccinazione anche le persone che si presentano agli ambulatori vaccinali della Azienda USL con una attestazione del proprio medico di famiglia che dichiari la presenza di una malattia cronica per la quale sia consigliato vaccinarsi. I cittadini dai 14 ai 64 ani possono, inoltre, prenotare le vaccinazioni agli sportelli CUP, nelle farmacie con il punto CUP, e all’848884888, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.30, il sabato dalle sabato 7.30 alle 12.30.

In caso di sintomi influenzali occorre restare a riposo e, qualora i sintomi persistano per alcuni giorni, rivolgersi al proprio medico o pediatra di famiglia. Per i bimbi più piccoli e per le persone con gravi patologie occorre consultare tempestivamente il medico.

Medici e pediatri di famiglia possono essere contattati telefonicamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20. A supporto della loro attività il servizio di guardia medica, già attivo nelle ore notturne e nei giorni festivi e prefestivi, è stato potenziato.

In assenza di difficoltà respiratorie o di sintomi gravi non è opportuno recarsi al Pronto soccorso, anzi è potenzialmente dannoso per il rischio di ulteriore diffusione dell’infezione.
















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