“La liberalizzazione selvaggia nel settore dei pubblici esercizi graverebbe pesantemente sull’intera categoria. Per questo è importante puntare sulla rete commerciale esistente attraverso una programmazione incentrata sulla qualificazione e il sostegno delle imprese che gia operano nel settore”. È quanto affermano Fiepet Confesercenti Modena, Licom Lapam Modena e CNA.COM in previsione della modifica della normativa regionale dovuta alla sentenza del Consiglio di Stato n. 2808/09.
In base alla sentenza in questione, che ha portato al superamento dei parametri numerici per il rilascio di nuove autorizzazioni per l’apertura di pubblici esercizi, la Regione Emilia Romagna sta procedendo ad una modifica della normativa del settore per renderla conforme al disposto dal Consiglio di Stato.
“Le aperture indiscriminate di pubblici esercizi, con un ulteriore aumento dell’offerta rispetto alla domanda, alla luce dell’attuale situazione economica e del calo dei consumi, porterebbero conseguenze di certo negative alle imprese che già operano nel settore – fanno sapere le tre associazioni di categoria – Per questo riteniamo più opportuno elaborare un tipo di programmazione incentrata sulla qualificazione e il sostegno della rete esistente, evitando una liberalizzazione selvaggia del settore che porterebbe ad un indebolimento imprenditoriale del settore e un calo di qualità nell’ offerta verso i consumatori”.
“Proprio per il ruolo determinante che i pubblici esercizi rivestono e il contributo offerto in termini di sicurezza vitalità degli spazi urbani e qualità della vita, riteniamo doveroso puntare ad una loro qualificazione piuttosto che ad incrementi numerici – dichiarano Fiepet Confesercenti Modena, Licom Lapam Modena e CNA.COM – Chiediamo pertanto alle Amministrazioni Comunali prima di precipitose fughe in avanti, di attendere per il rilascio di eventuali nuove autorizzazioni di pubblici esercizi, l’ormai prossima emanazione della delibera regionale che disciplinerà il settore”.
