Trentacinquemila persona sinora vaccinate in Emilia-Romagna, dove l’epidemia di influenza A H1N1, secondo le stime del sistema di sorveglianza basato sulle segnalazioni dei “medici sentinella”, nell’ultima settimana – dal 2 all’8 novembre – ha coinvolto circa il 20 per mille della popolazione (il 12,5 la settimana precedente).
Un dato che supera il 60 per mille (era il 40 la settimana scorsa) se si considera solo la popolazione con meno di 14 anni, più esposta a contrarre questo tipo di virus. E’ quanto è emerso dal punto fatto oggi dall’assessore regionale alle Politiche della salute Giovanni Bissoni, insieme a medici ed esperti.
“I dati dimostrano che il picco sta rapidamente salendo – ha detto Bissoni – . Nell’ultima settimana, si sono ammalate altre 80mila persone. Complessivamente, si stima che in Emilia-Romagna siano 200mila le persone già colpite, o con l’influenza in corso”. L’assessore ha ribadito che, a fronte di una grande capacità di diffusione del virus A H1N1, l’influenza ha un tasso di complicanza e criticità molto basso. “Piuttosto – ha aggiunto – la preoccupazione è per il costo sociale che ne può derivare; un numero elevato di persone a letto ammalate incide sulla ‘tenuta’ dell’intero sistema”.
Bissoni ha poi sottolineato come tutti i medici di medicina generale della regione partecipino alla campagna di vaccinazione, sia aggiornando gli elenchi delle categorie a rischio, sia dando informazioni ai cittadini. Circa il 50% di loro, inoltre, somministra direttamente il vaccino ai cittadini. “Non fare materialmente il vaccino – ha ribadito Bissoni – non vuol dire assolutamente non partecipare alla campagna, tanto meno fare obiezione di coscienza, opzione prevista solo per la legge 194. Si tratta di una questione organizzativa: laddove le condizioni lo permettono è il medico di base a inoculare il vaccino”.
Le assenze misurate in un campione di “scuole sentinella”, in un giorno della scorsa settimana, riguardano il 18,6% della popolazione scolastica. Il picco epidemico, cioè il periodo in cui si registra la maggiore diffusione del virus, è ipotizzabile sia tra la fine di novembre e i primi di dicembre. L’influenza A H1N1 si presenta come una normale influenza stagionale, con gli stessi sintomi (tosse, febbre oltre i 38°, mal di gola, raffreddore e, nei più piccoli, vomito, diarrea). Come l’influenza stagionale può causare complicazioni e peggioramento di patologie pre-esistenti. Anche i dati che si stanno registrando confermano che quest’influenza, a differenza di quella stagionale, colpisce maggiormente i bimbi e i ragazzi. Aumenta il ricorso ai servizi di pronto soccorso, in particolare nei bambini e adolescenti (attorno al 2 per mille della popolazione da 0 a 13 anni). I casi di persone ricoverate con gravi sintomatologia respiratoria nella settimana dal 2 all’8 sono complessivamente 11. Le persone decedute sono state 4 dall’inizio dell’epidemia, tutte con patologie croniche pre-esistenti.
La vaccinazione
La vaccinazione, secondo le priorità e le modalità stabilite dal ministero della Salute, è rivolta a specifici gruppi di persone o perché a rischio di complicanze in caso di infezione o perché impegnate nei servizi di cura o in servizi di pubblica utilità. Il Servizio sanitario regionale è già fortemente impegnato a garantire la vaccinazione ai gruppi considerati prioritari e, dalla scorsa settimana, con le assicurazioni del ministero riguardo alla consegna dei vaccini, la campagna ha avuto maggior impulso coinvolgendo tutte le persone di età inferiore ai 65 anni che soffrono di patologie croniche. Sono già interessati gli operatori sanitari e socio-sanitari, le donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza, i bimbi e ragazzi con patologie croniche dai 6 mesi ai 17 anni. Per tutti questi gruppi le vaccinazioni sono in corso. Entro le prossime settimane inizierà anche la vaccinazione ai bimbi che frequentano i nidi d’infanzia.
All’8 novembre, risultano vaccinate complessivamente 35.093 persone (erano 13.744 al 1° novembre). Finora sono stati consegnati all’Emilia-Romagna 181.650 vaccini. E’ prevista la fornitura, a partire dall’11 novembre, di 46.564 vaccini; di altri 42.837 attorno al 20 di novembre e, entro la fine del mese, di ulteriori 100.000 dosi. A fine novembre quindi, l’Emilia-Romagna avrà a disposizione in totale 370.000 dosi di vaccino.