Si terrà il 25, 26 e 27 novembre prossimi il referendum sull’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici firmata il 15 ottobre da Fim-Cisl, Uilm-Uil e Federmeccanica. Come annunciato, la consultazione coinvolgerà solo gli iscritti di Fim e Uilm. Lo ribadisce il consiglio generale della Fim di Modena, che considera «irricevibile la proposta della Fiom di indire un referendum tra tutti i lavoratori, non avendo la Fiom condiviso né la piattaforma né, tanto meno, l’ipotesi siglata il 15 ottobre. È singolare – affermano i metalmeccanici Cisl – che chi non si è assunto alcuna responsabilità durante la trattativa voglia oggi decidere anche per noi».
Il consiglio generale (il “parlamentino interno”) della Fim di Modena conferma il giudizio positivo sull’accordo con Federmeccanica, ottenuto nonostante la profonda crisi attraversata dal settore metalmeccanico, senza una sola ora di sciopero e senza peggiorare la parte normativa. La Fim auspica che si arrivi presto anche al rinnovo del contratto nazionale delle piccole e medie impresa aderenti alla Confapi. Ribadendo amarezza per la divisione con la Fiom, la Fim di Modena chiede a Cgil-Cisl-Uil di avviare una discussione sulle nuove regole per la validazione delle piattaforme unitarie e/o separate, nonché degli accordi unitari e non, oltre a un nuovo sistema per l’elezione della Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie).