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Confesercenti Modena su luminarie natalizie

Luminarie_3La delusione è forte perché a perdere siamo un po’ tutti: restando così le cose l’unica certezza è che nel periodo natalizio avremo un centro storico meno attraente. Come abbiamo ribadito più volte l’illuminazione natalizia non è un tema che riguarda i soli commercianti. Crediamo sia nell’interesse di tutti i cittadini modenesi avere il cuore della propria città illuminato; senza trascurare inoltre l’aspetto dell’accoglienza verso i turisti, i quali avrebbero sicuramente un’immagine non positiva da una città spenta o illuminata parzialmente.Non crediamo si debba andare alla ricerca di un capro espiatorio, piuttosto si dovrebbe trovare una soluzione sul breve termine e contestualmente provare ad esplorare soluzioni nuove. In proposito, come spunto di riflessione ricordiamo la positiva esperienza di Torino che da alcuni anni ha avuto il coraggio di scardinare gli schemi tradizionali proponendo un tipo di illuminazione natalizia progettata da giovani artisti. Una scelta che non ha mancato di riscuotere successo e che ha creato un ulteriore elemento di interesse e curiosità nei confronti della città piemontese.

Va ricordato comunque e per correttezza che, la decisione della amministrazione comunale di attribuire a Modenamoremio l’organizzazione delle luminarie natalizie con un costo per 2/3 a carico degli operatori e per 1/3 a carico del Comune, è stata avvallata da tutte le associazioni di categoria, compresa la scelta di concedere una proroga temporale agli indecisi. I risultati, come detto sono stati deludenti, ma sarebbe profondamente sbagliato prenderne semplicemente atto, come al tempo stesso accontentarsi di un centro storico al buio o illuminato unicamente nelle parti di maggiore attrazione turistica.

Sul piano organizzativo, come Confesercenti pensiamo che il costo delle luminarie natalizie debba restare in carico all’Amministrazione comunale. Il centro storico è un bene comune e ci pare improprio il paragone con il centro commerciale, per la sostanziale differenza che contraddistingue le due realtà. Nel centro commerciale, per citare qualche esempio, non ci sono scuole, abitazioni, la sede del municipio e musei. Restiamo quindi dell’opinione che, a fronte del fallimento del modello fino ad oggi seguito ed in vista del 2010, anche e soprattutto in virtù della crisi che sta mettendo a dura prova le piccole e medie imprese commerciali, occorra trovare almeno una soluzione per non lasciare in occasione delle prossime festività natalizie il centro storico al buio.

(Fulgenzio Brevini, Segretario cittadino di Confesercenti Modena)
















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