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Sabato il congresso ‘Modena Stroke 2009’

medici_1L’ictus ischemico è oggi considerato una emergenza allo stesso modo dell’infarto miocardico ed in Italia l’incidenza di questa patologia è di 1,5-2,5 casi ogni 1.000 abitanti. Nella sola Provincia di Modena, ogni anno, sono previsti fra i 1.000 e 1.600 di ictus e l’incidenza di questo fenomeno non solo aumenta con l’età, colpendo 8,7 persone ogni 1.000 abitanti nella fascia di età 65-84 anni, ma non risparmia neppure i giovani, infatti, fra i minori di 45 anni l’ictus colpisce 10 soggetti ogni 100 mila abitanti.

Dati preoccupanti ai quali il Dipartimento Integrato di Neuroscienze – Clinica Neurologica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dedica un congresso dal titolo “Modena Stroke 2009 Ictus ischemico: le terapie della fase acuta” che si terrà sabato 10 ottobre 2009 alle ore 8.30 presso la Meeting Room del Nuovo Ospedale Civile “S. Agostino -Estense” (via Giardini 1355 – loc. Baggiovara) a Modena.

Il convegno, promosso dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dall’Azienda AUSL di Modena e dall’Ospedale Civile “S. Agostino – Estense”, vuole offrire a tutti gli operatori, che trattano l’ictus acuto, un aggiornamento sulle attuali possibilità di intervento. Al congresso parteciperanno i maggiori esperti italiani del settore, tra cui il prof. Danilo Toni dell’Università La Sapienza di Roma, maggiore responsabile della diffusione della terapia trombolitica in Italia, del prof. Carlo Setacci, massimo esperto di chirurgia carotidea, mentre il prof. Kennedy Lees dell’Università di Glasgow (UK), terrà la lettura introduttiva riguardante le nuove frontiere della terapia dell’ictus acuto.

L’ictus ischemico (stroke in inglese), causato dalla chiusura di un’arteria cerebrale da parte di un grumo di sangue (trombo o embolo), è una malattia che può essere mortale, oppure che può lasciare un’invalidità importante. Vi sono evidenze che il ricovero in un reparto dedicato, quale la Stroke Unit (Unità Ictus) in cui operano medici e infermieri dedicati, e una èquipe multidisciplinare, riduce la mortalità e l’invalidità, analogamente alle unità coronariche per l’infarto cardiaco.

Il Dipartimento Integrato di Neuroscienze dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è un centro di eccellenza nelle terapie acute dell’ictus, infatti, la Stroke Unit della Clinica Neurologica è tra i centri più attivi in Italia nel trattare pazienti con la terapia della trombolisi endovenosa: si contano 130 casi trattati finora, di cui 48 nei soli primi 9 mesi del 2009.

La trombolisi endovenosa, unico trattamento specifico approvato per l’ictus ischemico acuto, effettuata oggi in un numero crescente di centri e di pazienti, ha lo scopo di sciogliere il grumo di sangue nel cervello e deve essere eseguita da personale esperto per ridurre i rischi di sanguinamento legati alla terapia il più precocemente possibile, ovvero non oltre le 4 ore e mezzo dall’esordio dei sintomi, prima che il cervello sia danneggiato in modo irreversibile dalla mancanza di flusso sanguigno. Tuttavia, sono in corso studi clinici per offrire una più vasta gamma di interventi, quali la trombolisi nei soggetti oltre gli 80 anni o che giungono entro le 6 ore, la trombolisi intrarteriosa, la chirurgia o lo stenting (trattamento di angioplastica endovascolare) carotideo in emergenza, lo stenting delle arterie intracraniche o la craniotomia decompressiva in caso di edema cerebrale maligno. Determinante, per quanto riguarda la possibilità di accedere alla terapia trombolitica, è la tempestività dell’intervento del personale specializzato: la chiamata per l’immediato soccorso del 118 e l’arrivo al Pronto Soccorso devono avvenire nel più breve tempo possibile dal manifestarsi del sintomi, per poter effettuare gli accertamenti diagnostici necessari e valutare il trattamento più appropriato.

“Vi sono evidenze – afferma il Direttore del Dipartimento Integrato di Neuroscienze dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Paolo Frigio Nichelli – che il ricovero in un reparto dedicato, appunto quale la Stroke Unit, riduce la mortalità e l’invalidità. Inoltre da alcuni anni la trombolisi endovenosa con rtPA (Alteplase), unico trattamento specifico dell’ictus ischemico acuto approvato, viene effettuata in un numero crescente di centri e di pazienti, ma per offrire, a tutti i pazienti con ictus, il miglior trattamento possibile, è indispensabile una efficiente collaborazione tra i servizi di emergenza, gli ospedali periferici e i centri di secondo livello, sia nella fase acuta che post-acuta”.

La Stroke Unit della Clinica Neurologica del Dipartimento Integrato di Neuroscienze, diretta dal prof. Paolo Frigio Nichelli, è attiva dal 2006 presso il Nuovo Ospedale di Baggiovara e vede la presenza di tre medici neurologi, la dott. ssa Federica Casoni, il dott. Andrea Zini e la dott. ssa Sara Contardi, oltre a un medico specializzando ed un team infermieristico specificamente addestrato al trattamento di pazienti ischemici, coordinato dalla sig.ra Lucia Ruggeri. La struttura, di cui è responsabile la dott. ssa Milena Cavazzuti, ricercatrice presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, è dotata di 12 letti, di cui 6 monitorati per permettere un controllo continuo dei parametri vitali.

La Stoke Unit si avvale della collaborazione di eccellenti specialisti quali i neuroradiologi interventisti della equipe del dott. Paolo Carpeggiani, i chirurghi vascolari del prof. Gioacchino Coppi, i neurochirurghi guidati dal dott. Giampietro Pinna, l’assistenza dei neurorianimatori del dott. Raffaele Stacca, oltre che di un gruppo multidisciplinare composto da fisiatri, fisioterapisti, logopediste che si occupano del trattamento dei disturbi del linguaggio e della disfagia, ovvero della difficoltà a deglutire, ed una neuropsicologia.

“La sfida futura – conclude il prof. Paolo Frigio Nichelli – è garantire il miglior trattamento possibile a tutti i pazienti con ictus acuto, in una situazione di continua evoluzione delle conoscenze”.

Per una visione del programma della giornata si può consultare il sito dell’ Ausl di Modena.
















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