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La Polizia penitenziaria non ha nulla da festeggiare

carcereSindacati di Polizia penitenziaria di Modena non festeggeranno domani la festa del corpo e a livello regionale si annunciano mobilitazioni nelle prossime settimane. I fatti confermano le recenti denunce dei Sindacati Polizia Penitenziaria sul fatto che a oggi non trovano soluzione i problemi di sicurezza alla casa circondariale Sant’Anna.

Una disposizione Ministeriale preannuncia infatti in questi giorni l’assegnazione di agenti in alcuni istituti penitenziari della regione, ad esclusione della casa circondariale modenese. Alle roboanti promesse di carattere elettorale dei giorni scorsi, la risposta vera è che la situazione modenese al momento non rientra tra le priorità del Ministero della Giustizia.

Peggio ancora, nel corso di un recente incontro tra i Sindacati CGIL, UIL e SINAPPE, il Provveditore Regionale ha reso noto “che non esistono comunicazioni ufficiali da parte del Ministero” sull’eventuale trasferimento di altri 100 detenuti. Pertanto l’annunciato trasferimento di 150 detenuti ospitati presso la casa circondariale di Modena sarà limitato a meno di 50 unità e per di più diviso in due tranche. Inoltre la drammatica situazione del settore femminile, considerata la grave carenza di agenti donne, al momento potrà forse essere parzialmente arginata con il trasferimento temporaneo di agenti da altre strutture presenti in regione.

La mobilitazione dei poliziotti penitenziari modenesi rientra a pieno titolo nell’azione di protesta promossa dai Sindacati nazionali che denunciano una preoccupante sottovalutazione da parte del Ministro Alfano del problema carcerario. Infatti, se da un lato c’è la certezza di un piano di ampliamento di alcuni istituti penitenziari, tra i quali è compresa Modena, dall’altro c’è un non ben definito impegno a reperire risorse umane per la vigilanza. Non è diversa la situazione delle attrezzature e dei mezzi considerato che non è dato conoscere se vi siano finanziamenti per riparare i mezzi adibiti al trasporto dei detenuti che presentano un’età media di oltre dodici anni e con un numero di chilometri di gran lunga superiore a 150.000. Peggio ancora, i 110 lavoratori preposti alla vigilanza di 575 detenuti, sono suddivisi in tre turni da 8 ore e sono costretti a continuare ad effettuare circa 4.000 ore di lavoro straordinario mensile peraltro retribuite solo in minima parte.

I problemi di tenuta del controllo della sicurezza aumentano di giorno in giorno visto che la situazione igienico-sanitaria sta producendo effetti preoccupanti considerato che in molte celle adibite ad alloggiare due sole persone convivono 5 detenuti costretti a dormire per terra.Al di là degli annunci fatti non vi è nessun dato certo sul ripristino di una situazione di umana decenza sia per i detenuti che per i lavoratori della Polizia Penitenziaria, ed è per questo che i sindacati CGIL, UIL, SINAPPE, CNPP e OSAPP non intendono partecipare alla festa del corpo prevista per domani 26 giugno a dimostrazione della discutibile attenzione verso i problemi di sicurezza della città. I rappresentanti sindacali saranno comunque presenti fuori i giardini ducali per illustrare alla stampa i dettagli della situazione del carcere di S.Anna.

Le Segreterie provinciali Modena FP/CGIL UIL SINAPPE CNPP OSAPP
















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