Grazie ai fondi della Soprintendenza Archivistica della Regione Emilia Romagna sarà finalmente possibile documentarsi con chiarezza sulla storia del campo di concentramento di Fossoli. Il progetto, presentato dalla Fondazione ex Campo di Fossoli, è stato oggetto di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, venerdì 8 maggio, alla ex Sinagoga di Carpi, futura sede della Fondazione.
I fondi stanziati per questa iniziativa (60mila euro) serviranno ad un intervento di riordino e inventariazione di Fondi archivistici concernenti l’ex Campo di concentramento di Fossoli, e che avrà termine non prima della fine del 2010.
Ricordiamo che tutta la documentazione del campo (registri e atti) è andata distrutta o perduta, per cui ad oggi si può solo ipotizzare il numero di persone transitate per il campo di Fossoli nel periodo in cui fu Polizei-und Durchgangslager (Dulag 152), dal dicembre 1943 all’estate del 1944: si stimano in non meno di 5.000 le presenze, di cui circa la metà di politici e 2726 ebrei (dati del Cdec). Il campo di Fossoli è poi rimasto attivo, con scopi civili, fino al 1970 ospitando dal 1947 al 1952 la Comunità dei Piccoli Apostoli di don Zeno Saltini e dal 1954 al 1970 il Villaggio San Marco, per le famiglie giuliano-dalmate provenienti dal confine orientale.
Il progetto si propone di intraprendere in modo sistematico una ricognizione il più possibile accurata ed esaustiva negli archivi – a partire da quelli del nostro territorio – per ricercare, censire e inventariare le fonti relative alla storia e alla vita del campo di Fossoli, con particolare attenzione al periodo in cui esso fu Campo di transito per gli ebrei italiani. L’inventario informatizzato che si realizzerà costituirà uno strumento propedeutico imprescindibile alle successive attività della comunità degli storici, del mondo della scuola, e di quanti, a vario titolo, intendano documentarsi sul funzionamento e il ruolo di Fossoli nella storia locale, nazionale e internazionale.
Le operazioni saranno svolte avvalendosi della supervisione e consulenza storico-istituzionale di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione ex Campo di Fossoli. Verranno interessati da queste ricerche l’Archivio comunale di Carpi, quella della Curia cittadina e quello della Cooperativa Muratori e Braccianti, ma anche la documentazione della Sezione etnografica dell’Archivio comunale e quello della Cassa di Risparmio, della famiglia Semellini-Focherini e della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia.
La Fondazione, in accordo con la Soprintendenza archivistica della Regione Emilia Romagna, prevede per la realizzazione del progetto l’utilizzo di professionisti (Marika Losi, Metella Montanari, Paola Borsari) e della cooperativa C.S.R-Centro Studi e Ricerche. Per la Soprintendenza hanno lavorato al progetto il Presidente Marzio Dall’Acqua, Gilberto Zacchè, Barbara Menghi Sartori.
Per la Soprintendenza Archivistica il finanziamento del Progetto Fossoli presentato dalla Fondazione rientra in un progetto di più ampio respiro avviatosi nel 2007 sulla base della Legge 175 del 2005 e intitolata Disposizioni per la salvaguardia del patrimonio culturale ebraico in Italia, emanata per interventi conservativi e di restauro sul patrimonio culturale, architettonico, artistico e archivistico ebraico in Italia. Infatti sulla base di questa legge la Direzione Generale per gli Archivi ha assegnato alle Soprintendenze Archivistiche a partire dal 2007
accreditamenti per interventi mirati sui patrimoni archivistici tesi alla loro tutela e valorizzazione. Grazie a questi fondi sono già stati avviati, fra gli altri, interventi presso le Comunità ebraiche di Modena e Reggio Emilia, Parma, Bologna e Ferrara e presso l’Università di Ferrara; si sono inoltre avviati i censimenti degli
istituti scolastici esistenti al 1945 finalizzati a verificare l’applicazione delle leggi razziali sia rispetto agli allievi sia rispetto al personale scolastico.
