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Sicurezza, il PDL di Casalgrande sbaglia obiettivo

Sarebbe interessante sapere da Simone Pellati del Pdl di Casalgrande quali sono le misure invocate a gran voce che il Comune dovrebbe assumere per fare fronte a quella che definisce “dilagante situazione di incertezza in cui vivono i cittadini”.

Non solo, piacerebbe anche capire il senso dell’ardito collegamento tra furti e spaccate e la presunta azione espansionistica del Comune ( si ricorda – giusto per precisare – che in 5 anni sono stati realizzati solamente 132 alloggi) o le idee di riqualificazione del centro, sulle quali l’amministrazione ha avviato un ampio confronto con i cittadini. Occorre probabilmente ricordare a Pellati alcune elementari questioni. La prima: garantire la sicurezza non è compito dell’amministrazione comunale ma degli organi dello Stato. Agli enti locali spetta una gestione dei luoghi che favorisca situazioni di sicurezza quali il recupero di zone degradate, cura degli spazi pubblici, illuminazione, attivazione di iniziative che consentano ai luoghi di “vivere” e di cui i cittadini si riappropriano. E da questo punto di vista l’amministrazione non millanta certamente credito se dice che in questi anni molto è stato fatto. Non solo, per quanto di competenza, nell’accezione più restrittiva della parola sicurezza, l’amministrazione ha potenziato il corpo di Polizia Municipale, migliorato la rete della viabilità interna, intensificati i controlli sulle strade e sul territorio.
Viene poi citata la nuova caserma. Anche in questo caso si ricorda a Pellati che la nuova caserma sorgerà presto e per esclusivo merito di questa amministrazione che, sostituendosi ai compiti propri del Governo, ha trovato le risorse necessarie per la sua realizzazione. Sappiamo bene che in campagna elettorale si dice di tutto ma non si può nascondere o mistificare la realtà.
Insomma, è bene che il centrodestra consideri meglio i propri obiettivi ma che soprattutto faccia chiarezza al proprio interno, come nel caso della costruenda palestra che qualcuno reputa necessaria e qualcun altro considera opera faraonica.
E, infine, una domanda al consigliere della Lega Nord Paolo Filippini. Com’è che il suo partito esalta in continuazione il re della comunicazione italiana e poi ironizza sui manifesti elettorali del sindaco di quello che è, tutto sommato, un piccolo Comune di provincia?

(nota stampa Comune di Casalgrande)
















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