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Stato di agitazione alla Digitek di Concordia

Stato di agitazione alla Digitek di Concordia sulla Secchia, azienda metalmeccanica di 208 addetti (tra operai e impiegati) che produce
componentistica elettronica di alto livello principalmente per il settore automotive.

Lo stato di agitazione e il pacchetto di 4 ore di sciopero da effettuarsi con modalità che saranno comunicate nei prossimi giorni, sono stati decisi
a larga maggioranza dall’assemblea sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici contro la decisione di trasferire 22 impiegati, in maggioranza lavoratrici donne tra i 30 anni e i 40 anni (degli uffici amministrazione, Edp, personale, acquisti, logistica, marketing e divisione meccanica,) nello stabilimento di Codogno (Lodi) a seguito della fusione per
incorporazione della Digitek con la Mta Spa prevista per il 23 aprile.
La decisione è stata presa senza alcun confronto sindacale e dopo che, ad ottobre 2008, la Mta di Codogno, all’annuncio dell’acquisizione del 100% del capitale sociale della Digitek, si era impegnata a mantenere invariati nelle operazioni di fusione delle due aziende, tutti gli assetti occupazionali e produttivi dello stabilimento di Concordia, rassicurando di
ciò sia la RSU che il Sindacato.
Allo stesso tempo l’azienda ha annunciato che sono in atto trattative per cedere a terzi il ramo d’azienda “infomobility” in cui sono occupati altri
16 lavoratori, tra impiegati e operai.
Mta ha motivato questa decisione con l’esigenza di riduzione dei costi e di riorganizzazione a seguito della fusione. Tale operazione si inserisce in un contesto di forte contrazione degli ordinativi dovuta principalmente alla crisi che ha investito il settore auto e movimento terra.

La Fiom/Cgil di Mirandola, la RSU e i lavoratori giudicano inaccettabile l’atteggiamento dell’azienda che prima si nega al confronto più volte sollecitato, e poi pone i lavoratori davanti alla decisione unilaterale di trasferire parte del personale.
Fiom e RSU sono pronte a dare attuazione alle ore di sciopero proclamate se l’azienda non convocherà al più presto l’apertura di un tavolo di confronto che garantisca il rispetto degli impegni presi e il mantenimento degli
attuali livelli occupazionali a Concordia.

Fiom/Cgil Mirandola
RSU Digitek Concordia
















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