giovedì, 28 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeCuriosita'Italiani a caccia della 'Dea bendata', nel 2008 in 28 mln hanno...




Italiani a caccia della ‘Dea bendata’, nel 2008 in 28 mln hanno tentato la fortu

Oltre 47,5 miliardi di euro nel 2008, pari al 3% del Pil nazionale, con un incremento rispetto all’anno precedente del 13% e previsioni di crescita sul 2009 per un ‘jackpot’ che potrebbe arrivare a sfiorare i 54 mld. Sono questi i dati principali di una ricerca messa a punto da Nomisma dal titolo ‘Il gioco in Italia: un mercato ad elevato impatto sociale”.

Un faro su una realtà complessa sempre più in in bilico tra aspetto ludico e azzardo che coinvolge tutto il Paese: solo lo scorso anno in 28 milioni si sono lasciati tentare dalla fortuna almeno una volta.E il gioco non sembra essere solo una voce di consumo sporadica; l’11,6% (vale a dire oltre 6 milioni e mezzo) degli italiani dichiara di giocare una volta a settimana e l’1,4% ogni giorno o quasi. Oltre 6 milioni e mezzo invece si dicono giocatori abituali; per 700 mila il gioco è una componente irrinunciabile del proprio quotidiano e più del 22% degli italiani ha sperimentato più di una tipologia di gioco: oltre 13 milioni di italiani ne praticano più di 3.E la crescita del settore non sembra destinata ad esaurirsi; la progressiva liberalizzazione del mercato, l’offerta di nuove tipologie di gioco, dal poker on-line allo skill games, la diversificazione dei palinsesti delle scommesse e l’introduzione di nuovi canali di partecipazione, grazie anche ad internet, fanno prevedere ulteriori incrementi. Le stime sul 2009, circa 54 mld di raccolta, prosegue l’indagine, la dicono lunga sull’espansione del fenomeno attivato probabilmente, ma non sopratutto, dalla crisi economica in corso. Vinci: oltre 11 milioni gli italiani che hanno cercato di indovinare il 6 (con una sorprendente crescita del 29,3%), mentre hanno tentato la fortuna delle Lotterie istantanee più di 10 milioni di persone. Buono anche il successo delle Lotterie Nazionali, cui hanno partecipato 5,5 milioni di italiani. In forte calo l’affezione nei confronti dei concorsi a pronostico che rappresentano un’occasione di gioco per poco più di 2 milioni di italiani, mentre sono in crescita le scommesse sportive (+50.9%) grazie sopratutto allo sviluppo delle modalità onlineLa regione in cui il ‘peso’ del gioco sull’economia regionale è più alto è la Campania: tale indicatore è pari a 4,4%, seguono Abruzzo (4,1%) e Puglia (3,7%). Lombardia e Lazio, pur essendo le due regioni dove la spesa per gioco è maggiore in termini assoluti (circa 8,3 miliardi di euro e 4,6 miliardi di euro rispettivamente), il valore raccolta/Pil è rispettivamente pari al 2,6% e al 2,7%. Tra le regioni in cui invece la rilevanza del gioco sull’economia regionale è minore vi sono Veneto (1,9%), Trentino Alto Adige (1,9%) e Friuli Venezia Giulia (2,1%). Il Nord-Est sembra quindi essere il territorio dove la spesa per il gioco ha una rilevanza minore (2,1%). Al contrario le prime quattro posizioni sono occupate da regioni del Sud (Campania, Abruzzo, Puglia e Molise), seguite dalle due isole, Sicilia e Sardegna.Per quanto riguarda la tipologia di gioco, emerge che quello della New Slot, nella quasi totalità delle regioni costituisce la quota più rilevante sul Pil rispetto alle altre tipologie di gioco. Il contributo delle New Slot all’economia è rilevante soprattutto in Molise (1,93%), Abruzzo (1,86%), Umbria (1,59%) e Sardegna (1,59%). Solo in Sicilia e in Puglia le New Slot hanno un apporto inferiore a quello delle Lotterie istantanee. Per quanto riguarda gli operatori, malgrado la presenza di concessionari stranieri, a prevalere sono ancora gli italiani. Snai, con una raccolta pari a 1,4 miliardi, è il principale operatore, seguono Lottomatica (554 milioni) e Matchpoint (419 milioni). Agli ultimi posti si piazzano Toto2000 con 94 milioni e Bwin con 85. Con solo riferimento alla nuova rete, quella creata dopo la liberalizzazione dei provvedimenti 2006, Lottomatica detiene il primo posto con 553,6 milioni, lasciandosi alle spalle Snai (549,6 milioni). Tra le prime tre società troviamo anche la compagnia straniera Intralot, con 210 milioni di raccolta. Per quanto riguarda il mercato delle scommesse sportive telematiche, settore come già detto da tempo in ampio sviluppo, nel 2008 il primo provider, con una raccolta pari a 322,9 milioni di euro, è Microgame, seguito da Totosi’ (162,1 milioni di euro) e Snai (150,3 milioni).A febbraio 2009, così come per gennaio, gli avvenimenti su cui si sono concentrate le scommesse sono gli eventi calcistici. In particolare il campionato italiano di calcio e la Champions League hanno raccolto scommesse per 347 milioni di euro. Dopo il calcio, seguono il basket con 18,6 milioni e il tennis (7,7 milioni di euro).

Fonte: Adnkronos
















Ultime notizie