Si è concluso, con la firma degli atti da parte del sindaco Graziano Delrio, il lavoro di redazione del Piano strutturale comunale (Psc) e del Regolamento urbanistico edilizio (Rue) del Comune di Reggio Emilia. Il documento – composto da una decina di faldoni – è stato rassegnato alla Segreteria generale e consegnato oggi ai consiglieri comunali in vista della discussione e del voto di adozione, che impegnerà il Consiglio comunale nelle prossime settimane.
Dopo l’adozione, a far data dalla pubblicazione sul Bur della Regione Emilia-Romagna scatterà la fase delle osservazioni, che durerà circa sei mesi: ai due mesi previsti dalla legge si aggiungono altri quattro mesi, per dare il massimo delle opportunità ai cittadini per visionare gli atti e presentare eventuali osservazioni, creando così una ulteriore fase di condivisione degli strumenti urbanistici.
Conclusa la fase delle osservazioni, il Psc e il Rue torneranno in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
“Si tratta di due strumenti di importanza fondamentale per la città – dice il sindaco Delrio – Non possiamo che essere grati alle migliaia di cittadini, alle centinaia di professionisti, tecnici e rappresentanti delle associazioni, che sono intervenuti nel percorso di partecipazione durato quattro anni, contribuendo a costruire strumenti indispensabili per delineare e governare il territorio del nostro comune per i prossimi 15 anni. Contenere la crescita e la dispersione urbana; tutelare e valorizzare il territorio, il paesaggio e l’ambiente autentiche risorse da consegnare alle nuove generazioni; rigenerare i tessuti della nostra città intesi prima di tutto come luoghi di relazioni fra persone, come spazi pubblici da frequentare e condividere, oltre che come infrastrutture, spazi ordinati per un’edilizia pubblica e privata di qualità; definire il ruolo e gli obiettivi della città, dalle Ville e i quartieri ai Poli d’eccellenza sono obiettivi strategici che ci eravamo prefissi e ora proponiamo alla Reggio dei prossimi anni”.
“Creiamo i presupposti – dice l’assessore all’Urbanistica, Ugo Ferrari – per un nuovo ciclo di sviluppo di qualità, orientato al contenimento dell’espansione della città in territorio agricolo e a costruire nuove opportunità per le imprese piccole e grandi nella riqualificazione e rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, con una forte sensibilità alla qualità dell’abitare e alle innovazioni tecnologiche, in particolare sul risparmio e l’efficienza energetica. Si dimezza il trend di crescita degli alloggi registrato negli ultimi otto anni e, di questi, il 20% (2400 alloggi) viene indirizzato all’edilizia residenziale sociale. C’è la dovuta attenzione all’economia e al lavoro, prevedendo due aree produttive ecologicamente attrezzate in cui concentrare i nuovi insediamenti industriali e si danno precisi indirizzi sugli insediamenti commerciali. La salvaguardia e la valorizzazione del sistema ecologico ambientale trova la giusta dimensione con 7 aree boscate, 300mila nuove piante e reti ecologiche lungo i torrenti Crostolo, Modolena e Rodano”.
PARTECIPAZIONE – Il processo partecipativo per il Psc ha avuto varie tappe di rilevante importanza: la Conferenza di pianificazione, che ha richiesto 11 sedute per 300 invitati ed è stata accompagnata da numerosi incontri con i singoli partecipanti; sono stati 40 circa gli incontri con gli ordini e collegi professionali, con il Tavolo delle associazioni di impresa (Tai), incontri con le singole associazioni, i sindacati, gruppi di cittadini. Più in generale 200 incontri di varia natura promossi dall’inizio della consigliatura, che hanno coinvolto migliaia di cittadini; gli incontri istituzionali a vari livelli, una ventina di commissioni consiliari e i 30 gruppi di lavoro nelle Circoscrizioni con migliaia di cittadini partecipanti. E il lavoro dei giovani architetti per la riqualificazione delle Ville, in dialogo con i residenti.
