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Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna sulla Fiera di Rimini

Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil Emilia Romagna condividono pienamente la posizione unitaria assunta dalle tre confederazioni territoriali di Rimini in merito alla questione Fiera.

Il piano di riorganizzazione societaria presentato da Rimini Fiera spa, che prevede la separazione delle proprietà immobiliari dalla gestione riguardante l’organizzazione fieristica, è per Cgil, Cisl e Uil un progetto sbagliato poiché, di fatto, la separazione della produzione degli eventi fieristici dalla società che li esprime, l’attuale Rimini Fiera, rende praticabile, in futuro, una possibile delocalizzazione degli eventi stessi dal territorio depotenziando l’economia e l’indotto interessato.

Si ritiene che la scelta di Rimini Fiera di scorporo degli immobili sia comunque in contrasto con l’orientamento contenuto nella legge regionale che ha definito l’ordinamento del sistema fieristico regionale ad in particolare con l’art. 7, che prevede che il soggetto gestore del Centro Fieristico, disponga anche dei beni immobili e mobili adibiti a finalità ed usi fieristici.

A questo proposito è utile ricordare l’impegno congiunto dei soci pubblici, nel caso di Bologna, di mantenere l’unitarietà della proprietà e della gestione del Quartiere con la gestione delle attività fieristiche, e nella auspicabile ipotesi di una integrazione tra le due Fiere di Bologna e di Rimini, si avrebbero assetti societari diversi qualora si realizzasse il progetto di scorporo annunciato da Fiera Rimini. L’unitarietà nel suo complesso del Centro Fieristico rappresenta invece il valore aggiunto di tutto il Quartiere Fiera.

Nel contempo è necessario accelerare l’ingresso della Regione Emilia Romagna come ulteriore socio pubblico, nella compagine azionaria delle fiere di Bologna, Rimini, Parma, Piacenza, così come deciso dalla Regione stessa e condiviso da tutte le parti sociali ed economiche, anche per avviare concretamente il sistema fieristico regionale e per fronteggiare l’agguerrita concorrenza della Fiera di Milano e dei grandi Poli internazionali.

In questa fase, in rapporto all’attuale situazione dell’economia, diventa prioritario rilanciare il progetto di integrazione tra i due Centri fieristici di Bologna e di Rimini per realizzare un grande polo fieristico tra i più importanti del nostro Paese.

Pertanto sull’insieme di questi argomenti, e in particolare sulla riorganizzazione societaria e sull’integrazione tra le principali Fiere della Regione, Cgil, Cisl e Uil chiedono di aprire un confronto di merito con i soci pubblici e con la presidenza di Rimini Fiera.
















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