Il valore delle esportazioni italiane ha registrato un incremento del 5% su base tendenziale nei primi nove mesi dell’anno, piu’ intenso per i flussi diretti verso i paesi extra Ue (+8,3%, rispetto al +2,9% verso i paesi appartenenti all’Unione europea).
La crescita delle esportazioni e’ stata determinata dagli andamenti positivi di tutte le ripartizioni ad esclusione di quella centrale, che ha fatto registrare una flessione (-0,6%).
Incrementi particolarmente intensi, derivanti in gran parte dalla vendita di prodotti petroliferi raffinati, hanno riguardato la ripartizione insulare (+23,1%), seguita da quella meridionale (+8%), da quella nord-occidentale (+5%) e da quella nord-orientale (+4,8%). La dinamica congiunturale ha evidenziato variazioni leggermente positive delle esportazioni nella ripartizione dell’Italia centrale (+0,3%) e in quella meridionale e insulare (+0,2%), mentre le regioni nord-occidentali e nord-orientali hanno segnato una flessione (rispettivamente -3,1% e -0,3%).
A livello regionale la crescita delle esportazioni nei primi nove mesi del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, ha interessato la maggior parte delle regioni. Tra quelle che contribuiscono maggiormente alle esportazioni nazionali, i maggiori incrementi delle vendite all’estero sono stati registrati da Sicilia (+14,3%), Lazio (+13%), Friuli-Venezia Giulia (+8,8%), Piemonte (+6,8%), Emilia-Romagna (+6,5%), Campania (+5,6%), Lombardia (+4,3%) e Veneto (+2,1%). Flessioni si sono, invece, rilevate per Marche (-9,1%) e Toscana (-3%).
